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Vaccino Covid, Galli: "Eleggere a suffragio universale Cda di multinazionali"
Perché ormai, dice Giorgio Galli ne L'anticapitalismo imperfetto, "la salute dell'umanità è un optional gestito dalla beneficenza di privati"
Si scopre, tardi, e soltanto per le mancate consegne, da parte delle industrie farmaceutiche, dei vaccini, l'antidoto indispensabile per debellare la pandemia da Covid 19, il Potere enorme delle multinazionali, nel caso specifico le Big Pharma, che governano il mondo indisturbate, al di sopra dei governi nazionali e delle stesse istituzioni sovranazionali, come capita all'Unione Europea.
Multinazionali che operano attraverso una filera di aziende minori, le classiche e note scatole cinesi, comprese ovviamente le banche, le Big Banks, e che sono dirette dalla Superclass, vale a dire dai Ceo più pagati al mondo che hanno solo un obiettivo: realizzare il massimo profitto, anche a discapito delle vite umane, tanto sono gelidi, indifferenti, disumani.
"Personalmente punto [...] sul controllo dei cittadini sulle èlite del vero potere del XXI secolo che sono i vertici delle multinazionali [...] il demo, per evitare il governo oligarchico dei custodi, deve poter votare, con l'estensione del suffraggio universale, per scegliere chi comanda davvero.[...] Posto che siano 7 in totale, 3 potrebbero essere eletti a suffraggio universale, con una legge elettorale, per esempio à panachage [...]
Chi presentasse una proposta di legge orientato da queste indicazioni, potrebbe entrare nella storia, ispirato dal genio italico evocato da premi Nobel dell'Economia, quali Edmund Phelps e Robert Shiller". Così il compianto politologo, storico, saggista, Giorgio Galli, conclude l'ultimo saggio "L'anticapitalismo imperfetto" (Kaos edizioni 2020), in cui analizza in profondità con una ricca documentazione l'espansione delle 500 multinazionali che oggi "dispongono di una enorme liquidità immediatamente disponibile e di linee di credito privilegiate e facilmente accessibili, gestite da alcune decine tra di esse, quelle bancarie".
Nel drammatico contesto mondiale messo in ginocchio dalla pandemia da Covid 19, a più di un anno dalla sua comparsa e con ben 2,75 milioni di vittime, "la salute dell'umanità - nota Galli - è un optional gestito dalla beneficenza di privati che non possono lavorare in perdita ma tutt'al più dedicarsi a qualche elargizione filantropica".