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Libri/ Il Giubileo di Papa Francesco di Antonio Preziosi: la prefazione
Il volto di Dio è quello di un padre misericordioso, che sempre ha pazienza. Avete pensato voi alla pazienza di Dio, la pazienza che lui ha con ciascuno di noi? Quella è la sua misericordia. Sempre ha pazienza, pazienza con noi, ci comprende, ci attende, non si stanca di perdonarci se sappiamo tornare a lui con il cuore contrito. «Grande è la misericordia del Signore», dice il Salmo. Queste parole, pronunciate da papa Francesco durante il suo primo Angelus, sono una chiave di lettura importante per superare la sorpresa che ha colto il mondo intero nel momento dell’indizione di un Anno Santo straordinario della Misericordia. Sin dai primi momenti del suo pontificato, Francesco ha voluto indicare nella misericordia il fulcro della sua azione pastorale, e ha accompagnato questo orientamento per tutta la Chiesa con gesti e segni che, per la loro semplicità, sono stati compresi e accolti da tutti.
Ogni Giubileo è un tempo di grazia che Dio dona innanzitutto alla Chiesa per ritornare all’essenziale dell’annuncio evangelico. Questo Anno Santo invita tutta la comunità cristiana a riscoprire proprio nella misericordia l’essenza della fede, come ricorda la Bolla di indizione Misericordiae Vultus: Abbiamo sempre bisogno di contemplare il mistero della misericordia. È fonte di gioia, di serenità e di pace. È condizione della nostra salvezza. Misericordia: è la parola che rivela il mistero della SS. Trinità. Misericordia: è l’atto ultimo e supremo con il quale Dio ci viene incontro. Misericordia: è la legge fondamentale che abita nel cuore di ogni persona quando guarda con occhi sinceri il fratello che incontra nel cammino della vita. Misericordia: è la via che unisce Dio e l’uomo, perché apre il cuore alla speranza di essere amati per sempre nonostante il limite del nostro peccato (n. 2).
«La misericordia è l’architrave che sorregge la vita della Chiesa» (MV 10). Non è un’idea astratta, ma l’amore di Dio che coinvolge e trasforma, e che ogni uomo può contemplare nel volto di Gesù Cristo, il Figlio di Dio, che in tutta la sua vita rivela la natura stessa di Dio che è amore (cfr. 1 Gv 4,8). «Tutto in Lui parla di misericordia. Nulla in Lui è privo di compassione» (MV 8). Il Giubileo straordinario intende avere una dimensione universale, a partire dalle chiese locali, nelle quali si aprirà una “porta santa della misericordia”, per estendersi a tutti gli uomini e le donne che vorranno accogliere l’invito a riflettere e a operare in modo da «risvegliare la nostra coscienza spesso assopita davanti al dramma della povertà e per entrare sempre di più nel cuore del Vangelo, dove i poveri sono i privilegiati della misericordia divina» (MV 15). I credenti di ogni latitudine saranno chiamati a riflettere e a dare testimonianza delle “opere di misericordia corporale e spirituale”, espressione di una vita raggiunta dalla grazia del Signore che non può fare a meno di esprimersi nell’attenzione agli ultimi, ai piccoli. Il Giubileo della Misericordia è un’occasione propizia affinché ogni cristiano e la Chiesa intera rimettano al centro della propria vita il compito fondamentale di essere segno della tenerezza e della premura di Dio. Ciò si pone come una sfida assai ardua se si considera il contesto culturale nel quale viviamo, dove l’indifferenza, la violenza e la sopraffazione sembrano regolare i rapporti interpersonali, anche in quei Paesi che per primi hanno conosciuto l’annuncio del Vangelo. È un tempo offerto all’umanità intera per ritrovare la via di rapporti umani improntati alla responsabilità, per farsi carico della sorte di tanti uomini e donne vittime dell’ingiustizia e dell’intolleranza.
È un’occasione offerta anche a quanti vivono nella corruzione, «piaga putrefatta della società» (MV 19) affinché si sentano chiamati alla conversione perché raggiunti dalla misericordia, che non è negazione della giustizia, «ma esprime il comportamento di Dio verso il peccatore, offrendogli un’ulteriore possibilità per ravvedersi, convertirsi e credere» (MV 21). È un Anno Santo straordinario, perché interrompe la scadenza dei venticinque anni e anche per il tema che il Papa ha indicato, ma in realtà si pone in perfetta continuità con l’impegno per un rinnovato annuncio del Vangelo, che la Chiesa ha assunto come tratto caratteristico del suo cammino per i prossimi anni. E ciò nella certezza di offrire un contributo essenziale alla ricerca dell’uomo contemporaneo, spesso smarrito, ma desideroso di incontrare un senso autentico per la propria vita. Tale senso non può essere trovato se non nell’amore misericordioso di Dio, e quindi nella fede in Gesù Cristo unico salvatore, sostenuta dalla forza dello Spirito che abita nel cuore dei credenti e sostiene il loro cammino nella storia. Le pagine che seguono offrono un approfondimento utile per vivere con maggiore consapevolezza il tempo del Giubileo, che indubbiamente rimarrà uno dei tratti caratteristici del pontificato di papa Francesco. Antonio Preziosi, autore del presente lavoro, ha mostrato la singolarità di questo Anno senza, tuttavia, dimenticare di riflettere sulla storia di tale esperienza e sulle dimensioni che lo caratterizzano. Sarà davvero un tempo di grazia se ognuno saprà mettersi in cammino e andare oltre la coltre di superficialità che spesso caratterizza la cultura odierna, per rientrare in se stesso e lasciarsi toccare il cuore dalla misericordia del Signore. Rino Fisichella Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione