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Materie prime, svolta governo. L'annuncio di Urso: "Riapriamo le miniere"

a cura di Redazione

L'annuncio del ministro delle Imprese e del Made in Italy: "L'obiettivo è quello di ridurre le dipendenze strategiche. Ce lo chiede l'Europa"

Sull'approvvigionamento delle materie prime critiche, ha ricordato cher "siamo esposti a rischi evidenti e le crisi recenti ce lo hanno ricordato. Il fabbisogno è destinato ad aumentare in modo esponenziale perchè è strettamente connesso allo sviluppo delle tecnologie necessarie per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione". "Siamo nelle fasi che ricordano la corsa all'oro del diciannovesimo secolo - ha spiegato - le stime indicano che nel 2050 la domanda di litio per le batterie aumenterà di 89 volte, la domanda di terre rare crescerà di 6-7 volte, quella di gallio di 17 volte.

Ora l'Unione Europea acquista il 97% del magnesio dalla Cina, le terre rare pesanti utilizzate nei magneti permanenti sono raffinate esclusivamente in Cina, il 63% del cobalto mondiale utilizzato nelle batterie viene estratto nella Repubblica democratica del Congo, mentre il 60% viene raffinato in Cina". Dove invece l'Italia occupa già una posizione di tutto rilievo è nel riciclo di materie prime critiche in Europa, che potrebbe arrivare nel 2040 a soddisfare il 32% del fabbisogno annuo nazionale in questo settore. L'Italia, ha concluso, "ha una importante capacità di recupero, ma bisogna aumentare i tassi di raccolta e sviluppare le filiere industriali, questa e' la strada per ridurre la nel breve termine la dipendenza da paesi terzi".