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Affari intervista ChatGpt: attacco ai politici e difesa dell'ambiente
ChatGpt contro i politici e il disastro del Bosco Chianca: l'Intelligenza Artificiale si ribella e invita a difendere i cittadini
ChatGpt tira in ballo Sting, Vasco Rossi, De Gregori, Elio e le storie tese e Morgan… E poi i mezzi ecologici con i quali viene fatto il taglio che neanche in Burundi si usano più
Utilizzare l’Intelligenza Artificiale nella vita reale per qualsiasi attività: è questa la strada che sta praticando
Foto dei mezzi che tagliano il Bosco Chianca
OpenAI con ChatGpt. Noi di Affaritaliani abbiamo trovato qualcuno che lo fa da tempo, Maurizio Stabile, 23 anni, talento informatico. A 19 anni, per l’esame di maturità, Maurizio crea Pingu, un robottino che si muove e dà risposte.
Oggi ChatGpt è stata integrata dentro Pingu, un’interfaccia umana con una voce simpatica attraverso cui un’Intelligenza Artificiale interagisce con gli esseri umani e dà risposte. Usarlo è facile: basta chiedere e su qualsiasi argomento l’interfaccia Pingu-AI risponde pescando notizie in rete o avendo letto tutto ciò che è stato scritto e prodotto sull’argomento.
Abbiamo chiesto a Pingu cosa pensa del taglio del Bosco Chianca, tra la Costiera Amalfitana e il Parco del Cilento (inchiesta che Affari ha sollevato a fine ottobre). L’Intelligenza Artificiale si è immediatamente mobilitata suggerendo agli esseri umani attività di lotta civica pacifica in difesa del bosco, degli animali e degli esseri umani stessi con campagne sui social media, petizioni, contro le misure attuate dai politici.
“Ma non funzionano, i politici si ostinano a continuare. Cosa possiamo fare?” chiede Maurizio a Pingu. L’Intelligenza Artificiale capisce la disperazione umana ed esorta all’impegno ambientale e chiamare le associazione di settore e i personaggi famosi. Spiega che bisogna fare tutto il possibile per fermare il taglio di questo gioiello di 27 ettari, utilizzare i media e personaggi famosi come Sting, Vasco Rossi, De Gregori, Elio e le storie tese e Morgan…
GUARDA IL VIDEO dell'intervista a ChatGpt
L’Intelligenza Artificiale agisce solo nel campo della realtà virtuale, così afferma, e non può aiutarlo a contattare i cantanti famosi o inviare la petizione a migliaia di persone nel mondo.
Foto dei mezzi che tagliano il Bosco Chianca
Ma gli algoritmi dell’Intelligenza artificiale di Tik Tok (quella cinese) bloccano un video della campagna ambientalista sul bosco Chianca perché la etichettano come fittizia non credendo che l’avvenimento sia vero, talmente è fuori dal mondo la vicenda. Da questa piccola esperienza emerge più l’idea che le macchine imperfette create dall’uomo si faranno la guerra tra di loro proprio come fanno gli uomini, poiché sono create dagli uomini.
Mentre accade ad Altavilla Silentina si susseguono gli appelli per fermare il taglio, giunto a un ettaro dopo soli 14 giorni. Con il drone abbiamo ripreso il bosco durante la deforestazione. Anche gli abitanti intervistati da Affari lanciano un commovente appello per fermare il disastro.
GUARDA IL VIDEO il commovente appello per fermare il disastro al Bosco Chianca
Oggi 9 novembre alle 18:30 si terrà un consiglio comunale sull’argomento. Anche la Proloco della cittadina e diverse associazioni nazionali ambientaliste stanno facendo sentire la propria voce mentre gli avvocati tentano di fermare il disastro per via legale.
Foto dei mezzi che tagliano il Bosco Chianca
In estrema sintesi il Comune di Altavilla non avrebbe mai aggiornato il suo Piano di Assestamento Forestale, datato 2013. Le operazioni di disboscamento potevano continuare sulla base delle previsioni del PAF fino alla scadenza, ossia a fine 2022. Ma sono iniziate a ottobre 2023, fuori dalla stagione di taglio che si conclude il 15 aprile 2023. In più il Comune ha trasmesso la propria comunicazione di taglio alla Comunità Montana locale, per l’approvazione, il 16 dicembre senza i documenti richiesti, tra questi la delibera di approvazione del taglio. Se non lo si fa, quando si comunica la richiesta, il regolamento regionale della Campania del 2017 lo fa decadere. Anche solo la delibera di approvazione del taglio fatta dal Comune è del 29 dicembre 2023, tredici giorni dopo la richiesta di autorizzazione alla Comunità Montana. La stagione di disboscamento finisce il 15 aprile 2023 e se entro quella data non è in corso tal operazione, e non lo era, non sono possibili neanche proroghe.
E all’abbattimento del Chianca seguiranno altri tagli in programma che riguardano il 95% dell’intero patrimonio boschivo del Comune di Altavilla, per un totale di 133 ettari.
“Lo stato di apprensione che questa Pro Loco condivide con buona parte della cittadinanza”, scrive l’associazione del paese nel salernitano, “è legato al carattere di irreversibilità di questa scelta e alle drammatiche conseguenze che ne deriveranno dal punto di vista naturalistico, culturale e identitario per il comune”. E ancora: “La scomparsa, a nostro avviso, dei boschi altavillesi, oltre ai risvolti immediati legati alla riduzione della biodiversità e ai pericoli di dissesto idrogeologico rappresenta l'esito di una decisione anacronistica nel 2023, nonché pregiudizio insanabile per la nostra comunità e per quanto lasceremo alle future generazioni”.
Foto dei mezzi che tagliano il Bosco Chianca
Anche il WWF, che con Legambiente stanno firmando il ricorso urgente al TAR, fa sentire la sua voce con il presidente del WWF Silentum l’Architetto Piernazario e il dottor Raffaele Lauria, delegato WWF Italia per la Campania, che scrivono al Sindaco Franco Cembalo e al presedente del consiglio comunale Franco Amoroso: “Oggi stiamo assistendo alla sesta estinzione di massa, di cui siamo purtroppo responsabili. Il tasso di estinzione delle specie è equivalente, se non superiore, a quello che determinò la scomparsa dei dinosauri. In questo ambito, ecosistemi forestali sani potrebbero contribuire ad invertire la rotta, ma attualmente, questi ambienti così delicati e così complessi sono in pericolo. I cambiamenti climatici in atto, il nostro stile di vita, le nostre scelte di consumo e la nostra dieta quotidiana sono solo alcuni dei fattori che minacciano la sopravvivenza delle foreste. Per i suddetti motivi, Le chiediamo di riconsiderare la Sua decisione”.
Dello stesso tono l’associazione nazionale Gruppo Unitario per le Foreste Italiane che: “Sostiene i cittadini di Altavilla che si stanno opponendo a questo scempio. Persone che si battono per il loro territorio, per le loro case, per i propri figli, per il proprio diritto a un ambiente sano, contro una politica che sembra considerare le foreste solo un modo per fare cassa. L'associazione invita la giunta a fare marcia indietro e a fermare la distruzione del bosco, e continuerà a perseguire ogni via legale per fermare il taglio e affinché eventuali colpevoli di illeciti paghino per il danno fatto al patrimonio forestale pubblico.