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Alan Friedman attacca il governo e pubblicizza il suo libro

Giuseppe Vatinno

Alan Friedman da Mannoni (Rai3) non perde il vizio di criticare l'Italia

Alan Friedman è ormai un ospite fisso di Linea Notte da cui si diverte a sparare ad alzo zero sulla politica italiana, grazie alla compiaciuta e sorniona possibilità che Maurizio Mannoni gli offre dalla Tv nazionale, la Rai, pagata con i soldi di tutti.

Qualche giorno fa a Piazza Pulita (La7) aveva affermato perentorio: “L’Italia è quasi fuorilegge”, salvandosi per il classico rotto della cuffia grazie all’avverbio paraculo piazzato vicino al giudizio tranchant, per attenuarlo (e così dire democristianamente dire una cosa senza prendersene la responsabilità totale).

Friedman, l’altro ieri, era come al solito, in qualità di pimpante “opinionista” a tranciare giudizi contro il governo giallo - verde che, a lui, ex giornalista del Financial Times, deve sembrare la summa di tutti i mali dell’umanità.

Friedman, cittadino Usa, da anni è stanziale nel nostro Paese dove ha trovato l’ ”America”, fatta di notorietà, comparsate a getto continuo e di libri che ci ammolla con regolarità svizzera.

Comunque, da Mannoni, dopo la solita tirata contro Donald Trump in patria e i suoi epigoni in Europa e specialmente in Italia, ha piazzato la pubblicità del suo ultimo libro sull’economia, il cui titolo e l’editore non riporto per non fargli ulteriore pubblicità gratuita.

Lesto Mannoni si è precipitato a presentarlo in diretta Tv.

Ma è possibile che la Tv pubblica debba ospitare persone come Friedman che sputano nel piatto dove mangiano, parlando male proprio di quel governo che è garante della Rai che lui utilizza per reclamizzare i suoi libri?

Ricordiamo che fu sempre la Rai che gli permise anche di condurre Maastricht-Italia su Raitre (1995-2001), un programma pro euro in cui il conduttore statunitense ci narrava le meraviglie future della moneta unica e poi si è visto come è andata a finire.

Il fatto è che Friedman è recidivo e nessuno gli dice niente, anzi i giornaloni lo adorano e lo incensano. Un tipico esempio della cultura masochista e rinunciataria del nostro Paese.

Ne avevo già parlato qui:

http://www.affaritaliani.it/mediatech/alan-friedman-colpisce-ancora-parla-male-italia-su-agora-567379.html

http://www.affaritaliani.it/cronache/alan-friedman-colpisce-ancora-da-la-7-568359.html

Speriamo che qualcuno si accorga di quanto sia nociva la figura di questo giornalista per il buon nome del nostro Paese all’Estero. Se lo spread cresce è anche merito di gente come lui che semina dubbi ed incertezze proprio dalla Tv pubblica, terrorizzando i compratori di titoli di Stato.

La cosa in un certo senso “divertente” è che la mitica BBC ha criticato Friedman per il suo giornalismo in “conflitto di interessi”:

https://www.ilfattoquotidiano.it/2014/02/12/alan-friedman-quando-la-bbc-criticava-il-suo-giornalismo-in-conflitto-di-interessi/878356/

Ma noi italiani gli stendiamo tappeti rossi e gli costruiamo ponti d’oro.

Sarà mica anche per questo che poi i cosiddetti populisti stravincono le elezioni?