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Apple Pencil, iPhone e iPad Pro: la Mela smentisce Steve Jobs

“Nessuno vuole un pennino”. Parola di Steve Jobs, anno 2007. Ma i tempi cambiano: Apple riscopre uno strumento odiato dal fondatore della Mela e lancia un pennino per il suo iPad Pro da 13 pollici.

Dalla morte di Jobs, il successore Tim Cook ha portato tra gli scaffali diversi prodotti. Molti nel solco del guru in dolcevita nero. Fino a questo odiato pennino, ribattezzato Apple Pencil e sensibile alla pressione.

L'avversione del fondatore è stata ribadita più volte. Al suo biografo, Walter Isaacson, disse che “se hai un pennino sei morto”. Nel 2007, durante una delle sue presentazioni liturgiche, Jobs si prese addirittura gioco di quella tecnologia. Accompagnato dalle risate della platea, si chiese: “Chi ha bisogno di un pennino? Nessuno vuole un pennino”. Il futuro è il “touch”.

E invece eccola qui la Pencil. Riservatezza di Apple permettendo, vedremo presto il successo del nuovo dispositivo, perché è venduto separatamente (a 99 dollari) dall'iPad. Fino a ora, quando Cook ha deciso di andare oltre le convinzioni dell'ingombrante predecessore, ha avuto successo. Jobs era convinto che la dimensione perfetta per uno smartphone fosse quella del primo iPhone: 3,5 pollici. “Nessuno – diceva – vorra schermi più grandi”. E invece l'iPhone 6 è arrivato a 5,5 pollici ed è stato uno dei modelli di maggior successo di sempre. L'ampliamento del formato prosegue anche con gli iPad Pro. Chi avrà ragione?