MediaTech
Ascolti Tv: Caso Jebreal diventa affare di Stato e L'Ad Rai la vuole a Sanremo
La presenza della giornalista palestinese all'Ariston è caldeggiata da un potente movimento d'opinione trasversale che potrebbe far cadere il veto
Il caso Rula Jebreal infiamma la fine delle feste natalizie e la notizia della sua esclusione dal Festival di Sanremo diventa un caso politico-istituzionale. La giornalista di Esteri ed esperta di geopolitica - che con la kermesse della canzonette sole-amore-cuore e papaveri e papere c'entra poco e niente - è divenuta la "martire" di turno e la Sinistra l'adotta come simbolo dei soprusi leghisti in Rai, arrivando perfino a parlare di "discriminazione di Stato".
Quello che un tempo era un palcoscenico su cui si contendevano la scena la valletta bionda e la valletta bruna diventa oggi scenario di una guerra d'opinione e di un conflitto tutto politico, anche in vista delle prossime elezioni regionali in Emilia-Romagna dove il Governo giallo-rosso si gioca la stabilità futura e l'ex vicepremier Matteo Salvini il biglietto per tornare al più presto a Palazzo Chigi.
Non stupisce dunque che la figura di Rula Jebreal, antisalviniana accanita ed emblema (anche suo malgrado) di tutto quel movimento di opinione che gravita attorno all'avversione al leader leghista, assurga a cruciale baluardo di una Rai che vuol dare a intendere di opporsi a eventuali pressioni leghiste. Grande supporter di Rula Jebreal in questo senso è l'Ad Fabrizio Salini, sostenuto dal M5s che ha caldeggiato la sua nomina, e da tutta quella cerchia vicina al Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, "gran mogol" del governo M5s-Pd. E la presenza della Jebreal al Festival parrebbe anche auspicata dallo stesso Premier Conte.
Con cotanti "scudi" a suo sostegno, è alquanto probabile che il veto alla giornalista cada nelle prossime ore, e che alla fine l'agguerrita Jebreal finisca per calcare le scene dell'Ariston, trasmessa in mondovisione su Rai1 da quell'Italia che solo qualche tempo fa ella definiva piena di "razzisti e fascisti". Come si cambia, cantava del resto Fiorella Mannoia su quello stesso palco, perfetta colonna sonora di questo frangente.