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Ascolti Tv: Salvate il soldato Cuccarini, Rai1 valorizzi Lorella come merita
Auditel: La Vita In Diretta schiaccia la professionalità della Cuccarini relegandola in spazietti minuscoli quando invece meriterebbe molto di più
Gli ascolti Tv e i dati Auditel de La Vita in Diretta, condotto da Lorella Cuccarini e Alberto Matano nei pomeriggi feriali su Rai1, non sono esattamente esaltanti e lo abbiamo sottolineato fino allo sfinimento. Il problema principale è lo scarso affiatamento della coppia alle redini del programma, nonché il totale sbilanciamento dei ruoli dei due presentatori.
Già avevamo fatto notare che la povera Cuccarini appare schiacciata dall'inusitato protagonismo del collega che, abbandonato il gobbo del Tg1, ora pare lanciato inesorabilmente verso una carriera di showman, finendo per invadere gli spazi dell'altra conduttrice.
Lorella Cuccarini, dal canto suo, non è un'intervistatrice, non è una giornalista, non è una reporter d'assalto bensì una showgirl (lei sì) a tutto tondo in grado di presentare, cantare, ballare, intrattenere. Ha bisogno dunque, per esprimere appieno se stessa, di un palcoscenico più ampio che la valorizzi e le permetta di essere la Lorella che il pubblico adora e che la consacrò la più amata dagli italiani. Piaccia o meno, Lorella Cuccarini ha fatto la Storia della Tv italiana, lavorando con i più grandi personaggi del piccolo schermo, ha presentato il Festival di Sanremo, vi ha partecipato come cantante, è stata in vetta alle classifiche dei dischi, ha recitato, ha esplorato insomma tutte le sfaccettature dello show business. Per quale motivo Rai1 insiste ad affidarle programmi che non c'entrano nulla con la sua professionalità? Ricordiamo che un'artista internazionale del calibro di Beyoncé non esitò a definire la Cuccarini "un genio", copiandole addirittura una coreografia (del Pianeta Proibito di Luca Tommassini) per inserirla in una sua esibizione.
Che senso ha, dunque, assegnare a Lorella trasmissioni come Grand Tour o relegandola a effettuare intervistine da quattro soldi su sciagure, calamità, catastrofi, stragi, pandemie, apocalissi in un programma pomeridiano di scarso successo, costringendola per giunta a sgomitare per avere mezza inquadratura in più? Si auspica che, dal prossimo autunno, ella possa avere spazi più consoni al suo talento. Salvate il soldato Cuccarini.