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Ascolti Tv: Stefano Coletta, il direttore che sta salvando la Rai dal tracollo

Marco Zonetti

Mentre Rai1 e Rai2 naufragano nei dati Auditel, Rai3 è una piccola scialuppa di salvataggio che mantiene a galla il Servizio Pubblico

Gli ascolti Tv e i dati Auditel della Rai sono in profondo rosso, non ci vuole certo Sherlock Holmes per dedurlo dai dati catastrofici che ogni giorno vengono sfornati dagli istituti di rilevazione. Il daytime feriale di Rai1 cola a picco, fatta eccezione per Storie Italiane condotto in fascia mattutina da Eleonora Daniele che si mantiene ai livelli degli anni scorsi, mentre Rai2 naufraga letteralmente dalla prima mattina fino alla seconda serata, con programmi che arrivano a stento al 2% di share. 

In questo duplice Titanic, una piccola scialuppa di salvataggio si profila nei glaciali mari del flop, ed è quella di Rai3 governata da Stefano Coletta, uomo mite, schivo, riservato, avulso da intrighi di palazzo, narcisismi e smanie di grandezza ma concentrato sul suo incarico e sul servizio pubblico che egli rappresenta.

Nei palinsesti giornalieri, i programmi della Terza Rete Rai si distinguono infatti per qualità e ottimi risultati in termini di ascolti, con pezzi da novanta quali Chi l'ha Visto? di Federica Sciarelli (del quale Coletta è stato storico supervisore), Presa Diretta di Riccardo Iacona, Report di Sigfrido Ranucci, Geo di Sveva Sagramola, Quante Storie di Corrado Augias e novità con successo di critica e di pubblico come per esempio Che ci faccio qui di Domenico Iannacone. Sta di fatto che, mentre Rai1 e Rai2 affondano, Rai3 si mantiene a galla e le performance Auditel di questo primo mese di ripresa autunnale sono praticamente pari a quelle dello scorso anno, tamponando alla meglio la falla della nave Rai che sta imbarcando acqua a più non posso. 

Coletta è anche dato ormai in pole position come prossimo direttore di Rai1, stimato dall'Ad Fabrizio Salini (che si batté intelligentemente per la sua riconferma), benvoluto dal Pd di Nicola Zingaretti, apprezzato dal M5S di Luigi Di Maio (e soprattutto Vincenzo Spadafora) e non inviso a Italia Viva di Matteo Renzi (che comunque gli preferirebbe il capace Angelo Teodoli sospinto dai buoni auspici di Mario Orfeo, ma questa è un'altra storia). In questo momento difficile per la Rai, travolta da insuccessi e da una generale disaffezione del pubblico (dovuta anche alla non esattamente brillante gestione giallo-verde delle prime due reti), Coletta potrebbe essere il migliore sul campo per provare a risollevare le perigliose sorti dell'Ammiraglia così come Franco Di Mare quello giusto (benché incomba sempre quello di Maria Pia Ammirati) per infondere nuova linfa vitale a un'esangue Rai2. Di fronte ai dati preoccupanti relativi al Servizio Pubblico Radiotelevisivo e alle necessarie drastiche misure da adottare al riguardo, un consiglio ci sentiamo di dare all'Ad Salini: agire subito, fare al più presto, non attendere amleticamente l'alba quando già potrebbe essere l'inesorabile tramonto.