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Beppe Grillo e Ultimo Tango a Parigi: a Rai2 inizia la rivoluzione di Freccero

Marco Zonetti

Il direttore di Rai2 ha preparato un gennaio ricco di omaggi al passato. Ma l'effetto "nostalgia" potrebbe contenere i semi di un rinnovamento della TV

Carlo Freccero va alla Rivoluzione. Dopo qualche settimana di "assestamento", il direttorissimo tornato alle redini di Rai2 è pronto a rivoltare da capo a piedi il palinsesto della seconda rete del servizio pubblico.

Visto il successo di ascolti dell'omaggio ad Adriano Celentano alla vigilia del compleanno del Molleggiato, Freccero ha deciso di creare un format che ospiti tributi a personaggi che hanno fatto la storia della televisione italiana. Il primo, il 28 gennaio prossimo, con protagonista Beppe Grillo. C'è Grillo sarà dedicato al comico genovese nella sua veste di animale da palcoscenico, quello di Te la do io l'America e Te lo do io il Brasile. Quello delle incursioni al Festival di Sanremo, quello di Luna Park e del primissimo Fantastico a fianco di Loretta Goggi e di quello condotto da Pippo Baudo che gli costò l'ostracismo della Rai. La scelta di omaggiare Grillo ha già infiammato le opposizioni che parlano di inopportunità di celebrare colui che, ancora, viene identificato con il Movimento 5 Stelle, pochi mesi prima delle elezioni regionali e amministrative.

Polemiche politiche a parte, il format frecceriano "C'è..." si estenderà poi al ricordo di Enzo Tortora e  di Gianfranco Funari (per l'occasione il programma diventerà Lucci incontra Funari, con la partecipazione di Enrico Lucci) e alla celebrazione di Roberto Benigni (idolo dei cosiddetti "radical chic" e bestia nera di leghisti e grillini). Lunedì 21 gennaio, invece - come già promesso in conferenza stampa - Carlo Freccero dedicherà un'intera serata al regista Bernardo Bertolucci con la coraggiosissima messa in onda di Ultimo tango a Parigi nella sua versione integrale (si prospettano interrogazioni parlamentari e moti di indignazione istituzionali e non).

Il 24 gennaio, invece, sarà la volta di un tributo ai Queen presentato da Morgan, che con "Freddie" introdurrà  autorevolmente anche il suo prossimo impegno come giudice nella nuova edizione di The Voice.

Scelte editoriali all'insegna della "nostalgia", insomma, ma pervase da subliminali meccanismi di rottura degli schemi e di provocazione neanche tanto velata. Una rivoluzione hegeliana, potremmo dire, di conservazione e al tempo stesso di superamento. Come Pollicino, Carlo Freccero sta lasciando delle briciole, tracciando un cammino verso una destinazione che solo lui conosce, e che potrebbe davvero porre le basi di una nuova Rai in un nuovo scenario politico globale.