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Elon Musk: "Computer e cervello connessi entro un anno. Fungeremo da desktop"

di Andrea Lorusso

La start-up di Elon Musk “Neuralink” promette di riuscire a collegare il pc e il cervello umano

Elon Musk: il progetto 

Da tempo i ricercatori stanno studiando la possibilità di collegare il cervello umano ad un computer, facendoli interagire ed integrandoli, e pare che l’orizzonte del trial clinico sia vicino. La start-up di Elon Musk Neuralink assicura che entro 12 mesi vedremo la luce di questo progetto. Un’interfaccia che sostituisca nelle sue funzioni il nostro cervello, in particolari casi di danneggiamento. Quindi in presenza di malattie neurodegenerative oppure a seguito di traumi ed incidenti, sarà la cibernetica a darci gli input mancanti. Un “buchino” in testa, un pezzo di 2 cm di scatola cranica da sostituire con hardware.

Elon Musk: "Quando si rompe il cellulare non è come se vi mancasse una parte del corpo?"

Musk non pare avere perplessità di carattere etico sulla nostra interazione uomo-macchina: “La nostra vita dipende da smartphone, tablet e PC: quando vi si rompe il cellulare non avete la sensazione che vi manchi una parte del corpo?”. In futuro diventerà una prassi di “potenziamento” delle capacità umane? Tale che senza un braccio bionico od un lettore retinico ci sentiremmo vuoti, scollegati, fuori dalla società? Chissà. Sta per arrivare il momento in cui dovremo pensare seriamente ai limiti, alle implicazioni, ai pericoli, ai vantaggi e gli svantaggi, di questo "nuovo mondo", e magari con nuove regole e leggi, riprendendo i testi di Asimov:

Un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, un essere umano riceva danno.

Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non vadano in contrasto alla Prima Legge.

Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché la salvaguardia di essa non contrasti con la Prima o con la Seconda Legge.