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Filippo Facci: “Sono una vittima, senza il contratto Rai sono rovinato"
Il giornalista 56enne è finito nella bufera per via dell'articolo sul caso di La Russa jr: "Io non giudico e non colpevolizzo. Non mi pento di nulla"
Poi, incalzato dalla giornalista sull’uscita “incriminata” riguardo il caso di La Russa jr ("La ragazza era indubbiamente fatta di cocaina prima di essere fatta anche da Leonardo Apache") si difende così: “Quello è stato un errore stilistico, un fallimento professionale: il mio compito da giornalista è farmi capire, non fare battute. Io non giudico o colpevolizzo. Ho scritto ciò che hanno scritto tutti ed è cronaca: la giovane ha assunto droga e poi è stata con lui”.
Non pago della contestazione rincara la dose chiarendo che: ”Qualche conoscenza di farmacologia ce l’ho. La cocaina, di cui si parla in questa vicenda, ha tra gli effetti l’aumento della lucidità e non il contrario” - per poi aggiungere - l’articolo pubblicato su Libero l’8 luglio era ineccepibile, tranne che per quel passaggio, ed è stato usato per attaccarmi”.
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Tornando alla bagarre giudiziaria invece, il giornalista 56enne chiarisce: “L’altro giorno ho chiamato la mia avvocata, Annamaria Bernardini de Pace: sono su tutte le prime pagine. Lei non ha commentato. Una storia allucinante su cui vorrei fare delle precisazioni. Ho letto che sarei stato ammonito dal questore anche per un episodio che si è svolto fuori dalla scuola di mio figlio, che io avrei dato calci allo scooter di lei e le avrei alzato con un colpo la visiera del casco. Tutto impreciso.