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Dal CorSera al Sole, l'informazione dei big non tira più: crollo senza fine
Corriere, Repubblica, La Stampa ma anche Sole: non s'arresta il tracollo dei quotidiani italiani. Il confronto 2018-2023 è esemplificativo. Esiste una "colpa"?
Infine, se spostiamo l'attenzione alla stampa settoriale, come quella economica capitanata dal Sole 24 Ore, anche qui la discesa è evidente: nel 2018 il quotidiano guidato (a oggi) da Fabio Tamburini portava a casa 173mila copie tra carta e digitale, a maggio 2023 si arriva a 130mila. A tenere la concorrenza e il mercato sembrano invece essere i quotidiani minori, come Avvenire che passa da 116mila copie nel 2018 a 103mila nel 2023, o ancora il Fatto Quotidiano di Marco Travaglio che mantiene praticamente invariato il bilancio 2018-2023. Ma non è tutto. Nel grigiore c’è anche chi “spicca”: La Gazzetta dello Sport addirittura balza in avanti di oltre 10mila copie: dalle 165mila del 2018 alle 178mila di maggio 2023. Insomma, i big “soffrono”, mentre lo sport e i quotidiani minori restano in piedi. E se da un lato l’informazione corre e continua a evolversi, dall’altra la stampa di settore sembra performare meglio. Che sia questo l’inizio di un nuovo modo di fare informazione, attenta a pochi contenuti, ma con più di qualità? Tempo al tempo.