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In Rai spazio solo per la CGIL? AgCom apre istruttoria dopo denuncia Anzaldi

Marco Zonetti

Dopo vari esposti, anche della CISL, il Presidente AgCom Cardani ha annunciato accertamento su presunta violazione del pluralismo sindacale in Rai

In Rai c'è spazio solo per la CGIL? Tale la questione già sollevata qualche tempo addietro dal Segretario della Vigilanza Rai Michele Anzaldi, deputato di Italia Viva, con un esposto all'AgCom presentato assieme all'Onorevole Carla Cantone del Pd.

Un esposto poi confortato da una recente denuncia della CISL nella persona di Salvo Guglielmino (portavoce del Segretario Generale Annamaria Furlan) che lamentava l'ennesima violazione del pluralismo in Rai, accusata di dare voce a una sola sigla sindacale (la CGIL, per l'appunto ndr). Qualche giorno fa, Michele Anzaldi si chiedeva sul suo profilo facebook che fine avesse fatto l'accertamento sulla questione promesso dal Presidente dell'AgCom Cardani, rammentando la multa di 1.5 mln di euro inflitta alla Rai dall'Autorita Garante per le Comunicazioni e promettendo una risoluzione al riguardo da presentare (e votare) in sede di Commissione di Vigilanza.

In tutto ciò è intervenuto quale deus ex machina il Presidente AgCom Marcello Cardani che, in una lettera al Senatore Alberto Barachini, presidente della Commissione di Vigilanza Rai, e agli stessi deputati Anzaldi e Cantone, ha annunciato l'apertura di un'istruttoria sulla suddetta - presunta - violazione del pluralismo sindacale, appellandosi alle norme contenute nel Testo Unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici, al Contratto di servizio stipulato fra il MISE e la Rai per il periodo 2018-2022 e ai provvedimenti adottati dalla Commissione Parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza nei servizi radiotelevisivi. 

"Alla luce dei dati di monitoraggio disponibili nell'ambito dell'attività di vigilanza per l'area del pluralismo speciale", ha precisato il Presidente AgCom Cardani, "gli uffici dell'Autorità si sono già attivati al fine di verificare, in contraddittorio con la concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo, i dati relativi alla presenza delle diverse sigle sindacali nazionali nei programmi di approfondimento nel periodo oggetto di segnalazione".

In attesa dell'esito dei succitati accertamenti, vi terremo come sempre aggiornati sugli sviluppi del caso.