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Michele Santoro e il grande ritorno su La 7: verso le elezioni al Quirinale

L'ultima volta da conduttore è stata nel 2015, alla guida di Servizio Pubblico: ora Santoro si prepara ad affrontare una nuova sfida in casa La 7

Chi è Michele Santoro, età, carriera politica e il gran ritorno su La 7 con Mentana a parlare delle elezioni in Quirinale

“Stiamo preparando una cosa forte per gennaio”. Scriveva così, giovedì 2 dicembre, Enrico Mentana su Instagram annunciando l’ormai celebre gran ritorno di Michele Santoro in televisione su La 7. Santoro lasciò il canale nel maggio 2015 e ora è pronto a fare ritorno. Ma di cosa tratterà il programma? 

“Si tratta di una trasmissione che andrà in onda da metà gennaio”, ha ammesso Mentana ai microfoni dell’Adnkronos, “che condurremo insieme Michele Santoro e io. E riguarderà il voto per il Quirinale”. Enrico Mentana ufficializza quindi lo show televisivo che li vedrà collaborare per approfondire il momento importante e delicato dell'elezione del Presidente della Repubblica a inizio 2022.

D'altronde, in vent'anni di esistenza, è proprio quello di Santoro il record d'ascolto della rete, che il 10 gennaio 2013, grazie alla partecipazione di Silvio Berlusconi a Servizio Pubblico, totalizzò 8.670.000 spettatori, pari ad uno share del 33,6 per cento. E chissà, magari riuscirà a replicare quei numeri proprio in coppia con Mentana. Certo è che il direttore del Tg di La7 parte sicuramente ottimista: "Questa è casa tua e quella è la tua poltrona, voglio rivederti in onda, ma non come ospite", queste le affettuose parole che il direttore di La 7 aveva rivolto all’ex conduttore e giornalista.

Michele Santoro, chi è, età, vita privata e…

Salernitano, 69 anni, laureato in filosofia presso l’Università degli Studi di Salerno. Ha iniziato la sua militanza politica nel gruppo maoista Unione Comunisti Italiani e, contemporaneamente, la sua carriera giornalistica sul periodico Servire il popolo, edito dalla stessa organizzazione e chiuso nel 1975 con lo scioglimento dell’UCI. Successivamente passò al quindicinale del PCI campano La Voce della Campania, di cui fu direttore da marzo 1979 per nove mesi. 

Santoro è stato per circa 30 anni, dal 1982, conduttore televisivo in Rai. Con l’emittente ha realizzato molti speciali e settimanali ed è stato inoltre responsabile della redazione cultura del Tg3. Ha portato avanti programmi televisivi quali Samarcanda, il Rosso e il Nero e Temporale.

Il 18 aprile 2002, durante una conferenza stampa a Sofia in Bulgaria, Santoro, Enzo Biagi e il comico Daniele Luttazzi furono severamente attaccati dall’allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il quale li definì come “indegni di rappresentare la televisione pubblica”. A seguito dell’episodio e di divergenze con il CdA Rai, a maggioranza di centro destra, il programma Sciuscià fu sospeso per motivi di “tutela aziendale”. Michele Santoro, insieme a Enzo Biagi e Luttazzi, fu allontanato dalla Rai

Iniziò così una lunga battaglia legale da parte di Santoro per ritornare a condurre un programma in Rai. Dopo una parentesi in Mediaset nel ruolo di direttore di Moby Dick, Michele Santoro è tornato in Rai conducendo nuovi programmi tv. Nel 2005 aveva iniziato a condurre il programma televisivo Annozero, trasmesso su Rai2. Il 6 giugno 2011 si chiuse poi il rapporto con la Rai. Nonostante il distacco con la Rai, nel 2011 si candidò a Direttore Generale, suscitando non poche polemiche.