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Msc debutta nell'editoria: Gedi cede Il Secolo XIX
Intesa preliminare tra il Gruppo GEDI e il Gruppo Msc per la cessione de Il Secolo XIX a una società interamente controllata dal colosso delle navi
Editoria, l'ad di Gedi: "La cessione assicurerà un solido futuro al Secolo XIX"
Intesa preliminare tra il gruppo Gedi e Msc per la cessione de Il Secolo XIX a una società interamente controllata dal colosso delle navi. Lo comunica una nota in cui si sottolinea che le parti entreranno ora in negoziazioni in esclusiva per consentire lo svolgimento della due diligence e, parallelamente, procederanno alla predisposizione e discussione dei documenti contrattuali che disciplineranno l'operazione L'operazione, si legge ancora nella nota, include anche le attività digitali e di raccolta pubblicitaria relative al Secolo XIX, nonché quattro testate ad esso collegate quali The MediTelegraph, L'Avvisatore Marittimo, Il Giornale del Ponente Ligure e Ttm - Tecnologie Trasporti Mare. Gli accordi relativi all'operazione, in caso di buon esito delle trattative, conclude la nota, diverranno definitivi al soddisfacimento delle usuali condizioni sospensive per operazioni di questa natura e delle procedure previste dalle vigenti disposizioni.
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''L'operazione annunciata oggi mira a assicurare un solido futuro a una testata importante come Il Secolo XIX''. Così, in una nota, l'ad di Gedi, Maurizio Scanavino, a proposito dell'intesa preliminare raggiunta con il gruppo Msc per la cessione del quotidiano genovese. ''Il Gruppo Msc - prosegue Scanavino - saprà accompagnarne l'evoluzione in questa nuova fase della sua storia, dando vita a una collaborazione con Gedi che riflette affinità e valori condivisi di due importanti famiglie imprenditoriali italiane. ''Con questa cessione - osserva ancora l'ad - Gedi completerà sostanzialmente il processo iniziato alcuni anni fa che l'ha visto concentrarsi sui quotidiani nazionali. Muovendo dalla leadership che ha conquistato in diversi segmenti di mercato, Gedi punterà ora su due obiettivi prioritari: cogliere tutte le potenzialità della transizione digitale in corso, nel pieno rispetto dell'identità delle sue testate la Repubblica e La Stampa, e al contempo sviluppare nuove iniziative e progetti di intrattenimento, che originano dalla qualità delle nostre tre radio (Deejay, Capital e m2o), per costruire una media company digitale forte, innovativa e dinamica'', conclude Scanavino.