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Quotidiani, crollano le vendite (-32,8%). Elkann primo editore, battuto Cairo

di Redazione Mediatech

Rispetto al 2019, secondo i dati raccolti da AgCom, crollano le vendite rispetto al 2019

Crollano i quotidiani (-32%). Gedi batte Rcs per copie vendute

Continua il calo di vendite dei quotidiani nei primi nove mesi del 2023 rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. L'Osservatorio sulla Comunicazione dell'Agcom conferma l’andamento negativo già evidenziato negli scorsi aggiornamenti, indicando che "nei primi nove mesi del 2023, in media, giornalmente, sono state vendute 1,43 milioni di copie, in flessione su base annua dell’8,8% e del 32,8% rispetto al corrispondente periodo del 2019. Suddividendo la distribuzione tra giornali nazionali e locali, con riferimento all’intero periodo analizzato (settembre 2019-settembre 2023), le vendite dei quotidiani nazionali si sono ridotte in misura lievemente superiore a quanto osservabile per quelli a diffusione locale (-33,4% vs -32,0%)".

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I quotidiani venduti in formato digitale, invece, "non hanno registrato variazioni di particolare rilievo su base annua (nei primi nove mesi del 2023 oscillano intorno a una media di 210 mila copie giornaliere) - osserva l'Agcom - e risultano in crescita (+13,9%) rispetto al corrispondente valore (180 mila unità giornaliere) del 2019.

La vendita di copie digitali è maggiormente concentrata rispetto a quella cartacea: le prime cinque testate del segmento digitale (Corriere della Sera, La Repubblica, Il Sole 24Ore, Il Fatto quotidiano e La Stampa) rappresentano il 60,1% delle copie complessivamente vendute da inizio anno, mentre il corrispondente valore per la versione cartacea scende al 33,6%".

In relazione ai diversi 'generi' editoriali, "i principali cinque quotidiani a diffusione nazionale considerati 'generalisti' (in ordine di diffusione: Il Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa, L’Avvenire e Il Messaggero), nei primi nove mesi del 2023 - evidenzia l'Osservatorio Agcom - hanno registrato una flessione nella vendita di copie cartacee pari all’11,8% rispetto ai corrispondenti volumi del 2022 (tale flessione si amplia al 38,8% con riferimento al corrispondente periodo del 2019) ma, allo stesso tempo, hanno registrato una contenuta crescita nella vendita giornaliera di copie in formato digitale (+4,6%)".

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"L’analisi per operatore vede, in termini di copie complessivamente vendute da inizio anno - prosegue il rapporto - Gedi quale principale gruppo editoriale (19,6%, comprensive di 11 testate tra cui La Repubblica e La Stampa), seguito da Cairo/Rcs (18,4% che include Il Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport), da Caltagirone Editore (Il Messaggero e altre quattro testate) e Monrif Group (Il Resto del Carlino, Il Giorno, La Nazione) rispettivamente con il 9,0% e l’8,0%".

"Con riferimento all’andamento delle vendite complessive (in formato cartaceo e digitale) delle principali testate, nei primi nove mesi dell’anno il 'Corriere della Sera' risulta la principale con il 12,4%, seguono 'La Repubblica' (7,2%), 'La Gazzetta dello Sport' (5,7%) e 'La Stampa' (5,2%)", conclude il rapporto dell'Osservatorio Agcom.