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Rai caso sponsorizzazioni. Anzaldi: Denuncia Striscia apre gravissimi scenari

Marco Zonetti

Il Segretario della Vigilanza Rai sul piede di guerra dopo il servizio di Striscia la Notizia: "Ombre senza precedenti sui vertici dell'azienda"

Il servizio andato in onda ieri sera all'interno di Striscia la Notizia, il Tg satirico di Antonio Ricci, relativo alla vicenda delle sponsorizzazioni Rai a società di comunicazione legate al passato di attuali dirigenti in forza a Viale Mazzini ha innescato non soltanto un intervento del Vicecapogruppo Pd alla Camera dei Deputati Bordo, ma anche un'infuocata lettera del Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi, che scrive al Presidente della Commissione stessa, Alberto Barachini. Nella lettera, che affaritaliani, pubblica in anteprima assoluta, l'Onorevole Anzaldi scrive:

"Gentile Presidente, le rivelazioni di Striscia la Notizia sulle sponsorizzazioni della Rai ad alcuni blog aprono scenari gravissimi, che vanno dal potenziale danno erariale ad opera degli attuali vertici del servizio pubblico al presunto conflitto di interessi del direttore della comunicazione Rai, fino alla totale mancanza di rispetto istituzionale nei confronti della commissione parlamentare di Vigilanza, se non addirittura peggio. Le chiedo, quindi, di valutare che la questione venga affrontata in maniera prioritaria nel prossimo ufficio di presidenza. Il servizio di Striscia la Notizia sulle sponsorizzazioni ad un blog, confermate da alcune carte pubblicate dal tg satirico di Canale 5 e comprovate anche dai diretti interessati di “Tv Zoom”, dimostra che la Rai utilizzerebbe risorse pubbliche, i soldi del canone dei cittadini, per acquistare spazi pubblicitari in alcuni siti".

E ancora: "A prescindere dalla notorietà o meno dei siti in questione, e in questo caso non parliamo delle massime testate giornalistiche ma di siti meno noti, si fatica a comprendere perché la Rai, una delle maggiori media company italiane che conta su milioni di telespettatori quotidiani, debba spendere risorse per acquistare spazi pubblicitari in blog e siti, con un pubblico infinitamente inferiore. Quanto spende la Rai ogni anno per queste sponsorizzazioni? A chi vengono date? In base a quali criteri? Chiedo che la commissione di Vigilanza richieda alla Rai un elenco dettagliato di tutti i destinatari di queste sponsorizzazioni, con relative cifre".

L'On. Anzaldi rammenta che: "Quando abbiamo chiesto, attraverso un’interrogazione in Vigilanza, se esistevano sponsorizzazioni di questo tipo, la Rai ha negato, dicendo che al momento dell’interrogazione non c’erano sponsorizzazioni all’attivo con testate online. Oggi scopriamo, grazie a Striscia, che quelle sponsorizzazioni esistevano fino a poche settimane prima. Siamo abituati alle risposte elusive e omertose della Rai alle nostre interrogazioni, ma in questo caso la Rai ha addirittura mentito alla commissione? O è stata semplicemente opaca? In ogni caso siamo di fronte ad un atteggiamento gravissimo e inaccettabile, una mancanza di rispetto istituzionale senza precedenti, sulla quale la commissione credo che debba valutare come rispondere".

Il Segretario della Vigilanza Rai precisa: "Inoltre il fatto che la sponsorizzazione oggetto del servizio di Striscia la notizia vada ad un sito che è stato lanciato dalla Mn Italia, la società per cui lavorava l’attuale capo della comunicazione Rai Marcello Giannotti, apre un secondo ordine di opacità: siamo di fronte ad un nuovo caso di potenziale conflitto di interessi in campo al portavoce dell’amministratore delegato Salini, come era accaduto per l’ufficio stampa di Sanremo? Che ruolo ha avuto Giannotti nell’assegnazione di risorse a quel sito, per il quale in passato lavorava la sua società? E’ opportuno che si chiarisca e si vada fino in fondo".

In cauda venenum, l'On. Anzaldi denuncia in chiusura di lettera quanto segue: "C’è un altro punto deplorevole di questa vicenda: dal momento in cui, a luglio 2019, la Rai ha dato soldi per sponsorizzazioni al sito oggetto del servizio di “Striscia”, proprio da quel sito si sono intensificati attacchi personali ai commissari della Vigilanza più critici nei confronti della Rai, in particolare il sottoscritto ma anche, ad esempio, il senatore Gasparri. La coincidenza è davvero inquietante: la Rai assegna risorse ad un sito, lo stesso per cui aveva lavorato la società per la quale lavorava il capo della comunicazione, e da quel momento quel sito inizia ad attaccare i parlamentari che, facendo il proprio lavoro nella competente sede parlamentare, vigilano sull’operato del servizio pubblico. Una coincidenza che getta un’ombra senza precedenti sull’attuale vertice dell’azienda. Ritengo doveroso che la commissione se ne occupi, al più presto. Cordiali saluti Michele Anzaldi".

Attendiamo sviluppi, dei quali vi terremo aggiornati.