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Rai: con il m5s a picco e il disastro grillino a Roma, Salini prepara la fuga?
I guai del Movimento mutano i rapporti di forza con la Lega nel Governo e a Viale Mazzini. L'Ad pronto a lasciare? Martedì atteso in Vigilanza Rai
Il disastro grillino a Roma e il m5s a picco in ogni sondaggio (addirittura sotto il Pd) non fanno ben sperare per la tenuta del Governo, ma soprattutto cambiano i rapporti di forza tra la Lega che naviga con il vento in poppa e i pentastellati. Equilibri mutati che ovviamente si riverberano anche su Viale Mazzini e sui vertici Rai sistemati proprio dalle due componenti dell'esecutivo.
Qualche giorno fa, alla conferenza stampa per la presentazione del palinsesto Rai per la giornata dedicata alle vittime di Mafia, dopo aver presentato il palinsesto del servizio pubblico radiotelevisivo costruito ad hoc per la ricorrenza, il Presidente Marcello Foa e l'Amministratore delegato Fabrizio Salini hanno preferito andarsene in fretta e furia anziché rispondere a una sola domanda dei giornalisti e cronisti in sala.
Cosa nascondeva la foga di Salini nel lasciare la Sala degli Arazzi con lo sguardo fisso di fronte a sé così da non incrociare gli occhi di chicchessia? Un improrogabile impegno d'importanza superiore, oppure sono vere le voci insistenti secondo cui l'ex direttore della renzianissima Stand By Me è pronto per spiccare il volo e lasciare la Rai (e soprattutto il m5s che ha favorito la sua nomina) al suo destino per accettare un incarico prestigioso da un importante gruppo straniero? Ricordiamo che l'Ad Salini è anche nel bel mezzo della proposta di un piano di ristrutturazione dell'azienda... riuscirà egli a portarlo a casa, soprattutto per quanto riguarda la designazione dei nomi a capo delle nuove direzioni, oppure la sua vociferata dipartita è dovuta proprio all'eccessiva ambiziosità del piano che finisce per scontrarsi con la dura realtà?
In vista dell'incontro con la Commissione di vigilanza Rai previsto per martedì prossimo e in attesa di scoprire se le voci di cui sopra sono veritiere, che da Viale Mazzini smentiscono, la delegazione leghista in Rai se ne sta intanto a guardare sfregandosi le mani.