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Rai, la doppia mazzata del taglio del canone. Maxi debito e ascolti tv pessimi
Viale Mazzini non incasserà più 90 ma 70 € da ogni cittadino e l'esposizione finanziaria è cresciuta a quasi 1 miliardo
Rai, il governo crea una voragine nei conti. Le conseguenze del taglio del canone e il futuro sempre più incerto
Allarme rosso in Rai, non solo i nuovi programmi fanno flop e vengono battuti sistematicamente da quelli della concorrenza, ma ci sono pure le casse vuote. La decisione di tagliare il canone decurtandolo da 90 a 70 € ha creato una voragine nei conti di Viale Mazzini. La Rai - si legge su La Stampa - ha chiuso l’ultimo bilancio del 2022 con un risultato netto consolidato in pareggio e una posizione finanziaria che, pur negativa per quasi 580 milioni di euro, è attestata su livelli di sostenibilità. Ma i ben informati sanno, però, che le "sofferenze" rispetto al 31 dicembre scorso sono salite fino a 650 milioni di euro, e sottolineano pure, che nel conto mancherebbe all'appello un bond da 300 milioni di euro collocato a fine 2019 e da rimborsare nel 2024. I problemi quindi sono molteplici e almeno due molto grandi.
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Il primo, - prosegue La Stampa - quasi un miliardo di euro di esposizione finanziaria, anche se da più parti si minimizza o si fa finta di non vedere; il secondo: la necessità di fare cassa con un canone che da 90 euro scende a 70 euro e di questi secondo le stime dell’amministratore delegato, Roberto Sergio "solo 53 euro finiranno a viale Mazzini, il resto ripartito ai privati, ai giornali, tv private". Conti alla mano, dunque, si passerebbe da circa 1,7 miliardi a circa 1,2 miliardi di gettito. Euro più, euro meno, circa mezzo miliardo che balla. E qui, viene il bello, e compare d’improvviso il coniglio dal cilindro del governo. Per compensare la tv pubblica il governo per i prossimi tre anni si impegnerà a compensare la Rai con 420milioni di euro di finanziamento da recuperare dalla fiscalità generale. Una misura che di anno in anno dipenderà dagli umori della maggioranza e che rende ancora più instabile e incerto il futuro della Rai.