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Rai e la "trattativa" con Campo Dall'Orto: “Quant'è? Quanto quello di prima”
Antonio Campo Dall'Orto ha svelato, durante l'audizione nella Commissione di Vigilanza Rai, la sua trattativa con l'azienda
Antonio Campo Dall'Orto ha svelato, durante l'audizione nella Commissione di Vigilanza Rai, la sua trattativa con l'azienda. Che poi trattativa non è stata. “In tutti i lavori precedenti io ho negoziato il mio stipendio. Per questo incarico ho detto: ‘ditemi voi quant’è’. Mi hanno risposto ‘quanto quello di prima’. E io: ‘va bene’”.
Un retroscena che Campo Dall'Orto ha raccontato per descrivere la sua politica sugli stipendi dopo le polemiche dei giorni scorsi. La Rai ha infatti diffuso stipendi di dipendenti e consulenti, con annesse paghe generose destinate a risorse esterne o a dipendenti fermi da un pezzo.
Il direttore generale ha risposto no alla trasparenza anche sui compensi delle star. Il motivo. “La Rai è un'azienda mista”, che si finanzia con il canone ma anche sul mercato. Ecco allora che svelare le paghe sarebbe “un elemento di modifica della concorrenza con altri soggetti”.
Per quanto riguarda gli stipendi già svelati, invece, Campo Dall'Orto ha affermato che il cda tratterà il problema dell'autoregolamentazione, in modo da “identificare delle fasce che evitino disparità tra ruolo e compenso”, con “indennità riassorbibili”. Tradotto: lo stipendio alto, di per sé non è un delitto. L'importante è che sia proporzionato alle performance e al reale lavoro svolto. Il riferimento e a figure che, pur avendo un ruolo nullo, percepiscono 200 mila euro.