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Rai, Laganà: "Il merito è ormai dimenticato. Un errore il talk a De Girolamo"
Il componente del cda di viale Mazzini: "Pluralismo? La Rai è lottizzata e scorda il merito"
Laganà (cda Rai): "Scordato il merito. Un errore il talk di De Girolamo"
"A destra e sinistra si continua a denunciare vicendevolmente la spartizione. Al centro resta l’azienda con il merito sempre in secondo piano. Per essere davvero pluralisti e inclusivi, noi tutti dobbiamo sforzarci di intercettare anche quel pubblico che non si sente rappresentato politicamente, quelli che nemmeno votano più". A parlare è Riccardo Laganà, consigliere Rai eletto dai dipendenti, in un'intervista a Il Fatto Quotidiano.
Laganà non sembra d'accordo con l’ad Roberto Sergio quando sostiene che questa è la Rai più pluralista di sempre. "L’eliminazione di Roberto Saviano dal palinsesto non è un bell’esempio in tal senso. Perché il suo programma è stato cancellato? In Cda, io e Bria l’abbiamo chiesto ma non ci è stata data risposta. Faccio notare che si tratta di un programma già realizzato dalla Rai, che oltretutto parla di mafia. L’attuale vertice dice di muoversi per addizione, ma in questo caso si è agito per sottrazione, oltretutto dopo una levata di scudi del centrodestra contro Saviano. Forse si è trattato di una sorta di compensazione per il caso Facci, ma la questione del giornalista di Libero era completamente diversa".
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Laganà dice al Fatto che il "problema è che le scelte fatte solo per appartenenza politica vanno solo a discapito del merito e delle tante professionalità presenti in azienda. Ultimo esempio, il caso di Diego Antonelli, che aveva ottenuto ottimi risultati con Rainews.it ed è stato sostituito senza una valida giustificazione". Su programma di Nunzia De Girolamo: "La sua figura di ex parlamentare, ex ministro e moglie di un importante esponente Pd mi pare contenga potenziali criticità a livello di imparzialità e terzietà. Per un talk politico di tale livello occorre un giornalista".