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Rai, l'ad Sergio: "Mai più pluralista di così. Ma Saviano resterà fuori"
"Fazio? Scelta di chi mi ha preceduto. Giletti? Quando ci sarà l'occasione vedremo se è realmente innamorato della Rai"
L'ad Sergio a ruòta libera: "La Rai non è mai stata così pluralista"
"In due mesi abbiamo fatto ripartire l’azienda ferma da due anni. Abbiamo trovato una Rai demoralizzata, preoccupata, con uno sciopero imminente che siamo riusciti a far revocare. Le nostre iniziative non possono accontentare tutti, l’unica certezza è che mai come questa volta siamo un’azienda equilibrata e pluralista. Dopo quasi quarant’anni da manager i nervi non possono che essere saldi". Parola di Roberto Sergio, l'amministratore delegato della Rai che ha concesso un'intervista a il Giornale.
Sugli addii: "Fazio è una scelta di chi mi ha preceduto. Berlinguer ho provato a convincerla ma la Rai ha un tetto preciso ai suoi stipendi. Annunziata e Gramellini: sono scelte personali. E comunque ci sono tanti altri conduttori, artisti, giornalisti legati alle stesse idee di chi ha preferito andare altrove che sono rimasti. Abbiamo inserito nuove idee e personaggi e sono fiducioso".
Fazio, Berlinguer, Giletti, Facci, Saviano: la versione di Sergio
Su Massimo Giletti, Sergio dice a il Giornale: "Lui ha dichiarato di “amare profondamente la Rai”. Questa è una buona notizia. Quando, e se ci sarà l’occasione, capiremo quanto sia realmente innamorato". Sergio è laconico sui casi di Filippo Facci e Roberto Saviano: "Ho profondo rispetto per le Istituzioni e ancor di più delle donne e lo dico a maggior ragione come padre e come marito. Questo mi ha portato a fare le scelte che ho comunicato".
Il Giornale sottolinea che il "programma di Saviano (sulla mafia) è registrato e quindi non può preoccupare quanto verrà detto. Che senso ha non mandarlo in onda?" chiede dunque il Giornale. E Sergio risponde: "Infatti, non si tratta di un problema legato al prodotto". Replica anche alla presidente Soldi: "Non ho bisogno di ulteriori riflessioni. Saviano non è in palinsesto. Ho trovato singolare che la presidente Soldi abbia espresso il suo dissenso un’ora e mezza prima di un importante incontro istituzionale".