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Rai1, Salini: "Valorizzare interni", ma si piega alle scelte della De Santis
Non si placano le polemiche su Roberto Poletti e l'Ad Rai è costretto ad abbozzare. Ma ci sono casi ben più eclatanti del "biografo di Salvini"
Il caso di Roberto Poletti, giornalista, ex deputato dei Verdi e lungimirante biografo di Matteo Salvini assegnato alla conduzione di UnoMattina Estate, sta infiammando il dibattito politico italiano e le polemiche sulla scelta di Teresa De Santis, direttrice di Rai1, non si placano.
Sulla questione interviene anche l'Ad Fabrizio Salini che qualche tempo fa aveva cercato di bloccare le decisioni relative al palinsesto estivo dell'Ammiraglia Rai, precisando che era opportuno evitare di ricorrere agli esterni visto che l'azienda era già ricca di professionisti capaci e competenti. L'Ad alludeva non soltanto a Poletti, ma anche a personaggi quali lo riesumato Beppe Convertini (vicinissimo a Vincenzo Spadafora e Rocco Casalino) e Pierluigi Diaco, per non parlare di Sandra Milo. Leggendo questi nomi Salini, fautore come abbiamo visto della valorizzazione delle risorse interne alla Rai, si era messo le mani nei capelli (che non ha) e aveva provato a fermare tutto. La stravittoria del Carroccio alle Europee e la disfatta grillina gli hanno però LEGAto (è il caso di dirlo) le mani costringendolo ad accettare obtorto collo tutte le scelte che qualche settimana fa aveva bloccato.
"L'intenzione è valorizzare le risorse interne" dichiara oggi l'Ad Rai in Vigilanza, "e ho inviato una nota ai direttori di rete in questo senso, nel rispetto dell'autonomia editoriale dei direttori di rete, che, se pensano di non trovare in azienda risorse adatte ai programmi, possono rivolgersi all'esterno".
In altri termini, Fabrizio Salini non è affatto contento delle scelte di Teresa De Santis, ma è obbligato ad avallarle. E a noi pare che Roberto Poletti in fondo sia l'ennesimo capro espiatorio per nascondere altre decisioni che lasciano di stucco, quali quella di affidare la conduzione di un importante programma del palinsesto dell'Ammiraglia Rai a un personaggio come Convertini che, con tutto il rispetto, non ha mai condotto alcunché. Ma di questo avremo occasione di parlare.
Per concludere, e per spezzare una lancia a favore della Rai, possiamo aggiungere che questo periodo la vede rappresentare diverse voci contrapposte, quella leghista di Poletti per esempio, ma anche quella non esattamente salviniana di Gad Lerner, tornato su Rai3 con L'Approdo. E riguardo a quest'ultimo, sempre relativamente alle risorse interne da valorizzare, è peculiare che l'opposizione abbia sollevato polemiche sull'esterno Poletti e non sull'esterno Lerner. A riprova che, in fondo, ciascuno schieramento politico - malgrado le belle parole - pensa più a sé e al proprio bacino di consensi che ai telespettatori.