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Rocco Siffredi, Bernardini de Pace: "Sto con lui. Certe donne dovrebbero scendere dal pero e..."

Di Giuseppe Vatinno

Caso Siffredi, anche l’attrice Vera Gemma prende la difesa di Rocco. Quando Catherine Deneuve denunciava la crociata di Me Too

Rocco Siffredi, Bernardini de Pace: “Io sto con lui. Certe donne dovrebbero scendere dal pero e capire quali sono le vere molestie”

Finalmente! Una donna e una professionista coraggiosa come l’avvocato Annamaria Bernardini de Pace ha semplicemente detto quello che tutti pensano ma che non si può dire in questo clima di caccia alle streghe e di censura che si è creato nel mondo occidentale e cioè che “il re è nudo!”. Il caso è quello della denuncia per presunte molestie che una giornalista ha fatto a Rocco Siffredi, il re del porno, a riguardo di una intervista fattagli.L’attore porno si è difeso dalle colonne de Il Giornale respingendo le accuse di avances fattegli dalla giornalista ed argomentando la vicenda.

La Bernardini de Pace, nota avvocato dei vip, non le ha mandate a dire e con il solito coraggio che la contraddistingue ha dichiarato: “Non sopporto che si creda alle donne a prescindere da qualsiasi prova. Di fronte alla tragedia dei femminicidi bisogna evitare di fare lagne eccessive e ipotesi di molestie non accreditate o male interpretate” e questo lo dice non solo una donna ma una professionista che ha passato la sua vita a difendere le donne da gravi reati.

Il punto però, come dice giustamente la professionista, è che questo continuo gridare “al lupo” sposti i riflettori dai veri problemi che sono appunto quelli della piaga sociale dei femminicidi e della vera violenza di genere di genere. Infatti, a partire da Me Too, moda made in Usa, è insorta una pericolosa modalità e cioè quella di fare denunce contro ricchi e facoltosi uomini, dopo decenni. C’è stato addirittura il caso, sempre in quella terra strabiliante che è l’America, di un politico che è stato accusato trenta anni dopo di aver tentato di baciare una compagna di liceo ad una festa.Il problema è che questo tipo di approccio, come dicevamo, mette in seconda luce i reati veri e gravissimi che invece si compiono purtroppo giornalmente.Ed è difficile non credere che poi dietro non ci siano a volte altri motivi, dettati dalla visibilità o dal solo fatto di fare soldi.

La Bernardini de Pace è un fiume in piena anche su Mow e minimizza le frasi pronunciate da Siffredi dal punto di vista anche legale: “Il pornoattore le avrebbe detto di farsi “una scorpacciata di caz**” per “imparare ad essere una persona normale”. Dire a una donna di farsi una scorpacciata di caz**i più che un'offesa mi sembra un augurio. Ed è pieno di uomini molestati dalle donne”. Così la professionista dichiara poi a Il Fatto Quotidiano: “Certe donne dovrebbero scendere dal pero e capire quali sono le vere molestie e i veri dolori. Non sopporto che si creda alle donne a prescindere da qualsiasi prova. Di fronte alla tragedia dei femminicidi bisogna evitare di fare lagne eccessive e ipotesi di molestie non accreditate o male interpretate”. L’avvocata continua: “Chissà lei come l’aveva innervosito per fargli dire una frase del genere perché c’è scritto solo quello che dice lui e non quello che ha detto lei? Se uno esce dai gangheri può dire determinate cose, ma per me non sono molestie. Siccome lui non è cretino, se queste cose le scrive sa benissimo che non la sta molestando. Lei non si è comportata in modo corretto da giornalista e lui non ha accettato questa cosa”.

La Bernardini di Pace così chiosa: “Sono anche convinta del fatto che lui si sia sentito usato. Io sono dalla parte di Rocco Siffredi “, dice ancora de Pace evidenziando come, secondo lei, “non sussista la molestia”. E poi ancora: “Mi sembra più un ping pong tra i due, nessuno dei quali è un principe. Io preferirei sicuramente difendere lui rispetto a lei. È insopportabile che l’uomo debba essere sempre dichiarato e sputtanato, mentre la donna rimane nascosta. La trovo una discriminazione che già solo per questo mi fa dare torto alla donna”.

Quando Catherine Deneuve denunciava la crociata di Me Too

Ricordiamo a proposito di Me Too che una attrice del calibro Catherine Deneuve ebbe a criticare, già nel 2018, insieme ad altre 100 donne famose il clima di caccia alle streghe che si era generato in Francia e nel mondo contro gli uomini.

Caso Siffredi, anche l’attrice Vera Gemma prende la difesa di Rocco

Anche l’attrice Vera Gemma sempre su Mow ha esternato: “Rocco Siffredi denunciato? Altro che violenza sulle donne, strumentalizzato da una giornalista un po’ troppo ‘sensibile’”.