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Samsung, si fa strada l'idea di una holding: ecco perché
Samsung potrebbe dividersi in due: holding e società industriale. Un cambiamento che segna un passaggio di consegne e rassicura gli azionisti
Samsung potrebbe diventare una holding. L'attuale struttura potrebbe scindersi in una società di controllo e una operativa, per rendere la governance più efficiente e accrescere gli interessi degli investitori.
Il gruppo coreano ha confermato che l'idea è sul tavolo, anche se non si tratta di una scelta obbligata. La proposta è arrivata dall'hedge fund Elliott Management. Il board si è dichiarato “neutrale”: per scegliere la strada da percorre sono stati degli advisor che valuteranno tutte le possibilità. L'analisi richiederà almeno sei mesi.
L'idea di una nuova struttura è da tempo invocata dagli analisti, che sottolineano i possibili benefici derivanti da una governance più efficace. Sarebbe un passaggio cruciale, che accompagnerebbe il passaggio di consegne definitivo tra Lee Kun-hee e il figlio Jae-yong. L'erede sarebbe affiancato da un consiglio con una composizione fortemente rinnovata: nel board ci saranno – si legge nella nota di Samsung - “membri indipendente con esperienza aziendale internazionale”. Una governance più moderna per una gestione meno familiare. Ma è soprattutto un segnale di rinnovamento per azionisti e mercati, cui non sono mancate le apprensioni dopo il problema del Note 7. Lo conferma anche una sorta di “premio fedeltà”: nel 2016 Samsung distribuirà un dividendo da 3,4 miliardi di dollari, il 30% in più rispetto al 2015.