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Vespa nella bufera per il suo speciale sul Papa. "Otto uomini in studio, le suore tra il pubblico"
Il consigliere Rai Natale e un parlamentare del M5s fanno scoppiare il caso. La replica di "Porta a Porta"



Vespa e lo speciale sulla morte del Papa: scoppia la bufera
Per la morte di Papa Francesco tutte le tv hanno fatto speciali e talk per ricordarlo. Non poteva mancare quello di "Porta a Porta", la trasmissione di Bruno Vespa su Rai1 ha fatto il record di ascolti ma anche di polemiche. Il consigliere della Rai Roberto Natale, ieri ha diffuso un comunicato che l’Ansa ha titolato "Studio di Vespa non può essere per soli uomini". Traduzione: Porta a Porta ha fatto una diretta di tre ore ma tra gli otto invitati non c’era neanche una donna. Sì, c’è stato un collegamento con Monica Maggioni, sì, è intervenuta una suora seduta tra il pubblico, tuttavia "esclusivamente gli uomini hanno potuto dire la loro su un pontificato che, invece, molto ha valorizzato il ruolo delle donne nella Chiesa".
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A vigilare - riporta Il Giornale - c’era anche il grillino Mario Carotenuto che in commissione di Vigilanza ha rilanciato l’allarme: "Otto uomini e nessuna donna, neanche una voce femminile per commentare un evento che riguarda tutta l'umanità". Come la mettiamo? "Vespa è recidivo e sentire che nel pubblico c’erano le suore non fa altro che rendere il tutto ancora più surreale, soprattutto se pensiamo che proprio Papa Francesco ha aperto per la prima volta ruoli apicali alle donne".
La redazione di "Porta a Porta" ha risposto così alle polemiche, precisando che - prosegue Il Giornale - l'unica vaticanista di un giornale nazionale, Franca Giansoldati del Messaggero, non ha voluto intervenire, mentre Elisabetta Piquet, vaticanista straniera amica del Papa, non ha potuto per ragioni di lavoro, mentre la conduttrice Lorena Bianchetti, a sua volta, non è intervenuta per ragioni familiari.