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Wirecard, bloccate tutte le carte. Anche SisalPay in Italia
2 miliardi di euro di buco in Germania
Impossibile fare prelievi, pagamenti e movimentazioni con le carte di credito. L’autorità britannica blocca Wirecard, utenti congelati anche in Italia
La Wirecard, società tedesca leader nei movimenti finanziari e tecnologici, è stata bloccata nella sua operatività dalla FCA, autorità di vigilanza bancaria inglese, per un probabile ammanco di due miliardi di euro in un’operazione fraudolenta. Il punto dolente è che tutte le carte del circuito e dei partner affiliati, sono state bloccate. Quindi i consumatori con carta di credito - in tutto il Mondo – sono impossibilitati nel fare acquisti, prelievi di contante, ed altre movimentazioni.
Il titolo è crollato in borsa, ed anche in Italia sono montate le proteste. Immaginatevi all’improvviso senza il potere di utilizzare il vostro denaro tenuto su carta, immaginate il panico ed il gelo degli utenti. Sì perché nel nostro Paese il brivido lungo la schiena corre per i fruitori SisalPay, società che in due comunicati si dissocia e prende provvedimenti:
“(…) SisalPay, con lo stesso sconcerto e stupore dei propri clienti, si è ritrovata dunque a dover gestire una situazione complessa e delicata causata da un fornitore terzo. La società si è subito attivata per rassicurare i propri clienti e i propri esercizi convenzionati inviando una comunicazione ufficiale su tutti i canali.”
“(…) Come già anticipato ti confermiamo che nelle prossime ore ai possessori della carta a brand SisalPay verrà data la possibilità di trasferire il saldo direttamente su una nuova carta prepagata, emessa in partnership con Banca 5. Potrai così tornare velocemente ad effettuare pagamenti in tutta tranquillità oppure ricevere, secondo le modalità per te più sicure e convenienti, l’accredito o il rimborso del saldo presente sulla tua carta.”
Situazioni del tutto inedite che portano allo scoperto alcuni nodi etici ed il nervo scoperto del contante libero, così tanto attaccato mediaticamente ed accusato di essere veicolo del malaffare. Eppure il denaro circolante è un baluardo di libertà, come cittadini, come consumatori, e come contribuenti.
Prelievi alla fonte, tracciamento dei dati, blocco dei circuiti finanziari, che sia per un crack, per una scelta governativa, o per decisioni disposte dall’autorità giudiziaria, mettono in una condizione di grave deficit e pericolo il cliente. Chi controlla il mezzo, ha totale potere sulle nostre finanze.
Che voi possediate mille euro o cento milioni, diviene ininfluente quando è soltanto un valore nominale oscurabile da soggetti terzi, trattenendovi in una nuova forma di custodia cautelare da nullatenenti, senza la possibilità di fare la spesa, comprare un mobile, un immobile, fare un viaggio all’estero, o difendervi da scelte sbagliate.
FB @andrealorusso1991