Medicina
Allarme rosso sanità, farmaci tolti dal commercio. Alcuni sono dei "salvavita"
Centinaia di prodotti non vengono più venduti, non solo gli enzimi pancreatici di cui ha parlato Fedez. La lista è lunghissima
Sanità, nelle farmacie mancano 3.494 medicinali. Alcuni non vengono proprio più prodotti
La sanità italiana è sempre più in crisi, oltre ai già noti problemi legati alla carenza di medici e alle strutture obsolete, ora scoppia un nuovo allarme, quello legato ai farmaci introvabili. Ma non si tratta di problemi momentanei, centinaia e centinaia di medicinali sono proprio stati tolti dal mercato, non vengono più venduti. "Il farmaco non è più disponibile per cessata commercializzazione definitiva". Poche parole, ripetute a fianco di centinaia di prodotti, da diverse settimane ormai, - si legge su Il Messaggero - segnalano la fine di una terapia spesso salvavita. E anche se l’allarme lanciato in questi giorni dal cantante Fedez fa emergere la difficoltà a reperire gli enzimi pancreatici, in realtà l’elenco aggiornato ogni settimana sul sito dell’Aifa, l’agenzia italiana per il farmaco, dimostra senza mezzi termini che la carenza delle terapie non è una novità: fino al 26 gennaio, sono 3.494 i prodotti carenti.
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Che si tratti di problemi produttivi, di forniture discontinue, o di uno stop temporaneo, fatto sta che per ciascun farmaco - prosegue Il Messaggero - occorre trovare una soluzione sostitutiva contattando lo specialista oppure il medico di medicina generale. "Il problema si ripresenta ciclicamente e non è più dovuto alla pandemia", ribadisce Roberto Tobia, segretario nazionale di Federfarma. Tra crisi economica e conflitti bellici che affliggono intere popolazioni, la reperibilità delle terapie è messa a dura prova ovunque. "Non dimentichiamo che l’Europa – precisa Tobia - è dipendente da altri paesi, soprattutto da Cina e India, dove vengono prodotti i principi attivi. E l’approvvigionamento non sempre è in grado di soddisfare le richieste. Senza contare poi che ci sono stati problemi anche per il confezionamento dei farmaci. Per esempio, i blister di alluminio prodotti in Ucraina e Moldavia non erano disponibili".