Medicina
Due minuti di attività fisica intensa al giorno salvano dalla morte precoce
Secondo gli esperti è sufficiente incrementare l'intensità dell'esercizio fisico, non la durata
Praticare attività fisica intensa per 2 minuti, in media 4 volte al giorno, ha dimostrato un rischio di morte inferiore del 27%
Praticare due minuti di attività intensa ogni giorno, per un totale di 15 minuti a settimana, riduce il rischio di morte. A dirlo è uno studio pubblicato sull’European Heart Journal, condotto dagli scienziati dell’Università di Sydney.
Il team di studiosi, guidato da Matthew Ahmadi, ha valutato i benefici dell’esercizio fisico intenso a piccole dosi. Questa la spiegazione di Ahmadi: "La mancanza di tempo è l’ostacolo più comunemente segnalato da chi vorrebbe allenarsi di più.
Il nostro lavoro suggerisce però che bastano due minuti al giorno di attività intensa per ridurre significativamente il rischio di morte prematura".
Il gruppo di ricerca ha misurato la quantità di attività fisica fatta da 71.893 adulti senza malattie cardiovascolari o tumori durante una settimana. I partecipanti sono stati seguiti per una media di 6,9 anni. Gli esperti hanno valutato le associazioni tra l’attività fisica, il rischio di morte per tutte le cause e l’incidenza di malattie cardiovascolari e oncologiche.
Dall'indagine è emerso che chi non praticava alcuna forma di esercizio fisico aveva una probabilità del 4% di morire entro 5 anni. Meno di dieci minuti di attività intensa a settimana, invece, dimezzavano questa percentuale.
Chi si allenava per un'ora o più mostrava un pericolo di decesso dell’1%. Infine, l’accumulo di brevi periodi (fino a due minuti) di attività intensa, in media quattro volte al giorno, ha dimostrato un rischio di morte inferiore del 27%.
Un secondo studio, pubblicato sulla stessa rivista e condotto dagli scienziati dell’Università di Leicester e dell’Università di Cambridge, mostra inoltre che per una data quantità di attività fisica, l’aumento dell’intensità era associato a una ridotta probabilità di malattie cardiovascolari.
In questo lavoro, il gruppo di scienziati ha incluso 88.412 adulti in buona salute cardiovascolare, seguiti per una media di 6,8 anni. I ricercatori hanno stimato la frequenza e l’intensità dell’attività fisica svolta.
Paddy Dempsey, che ha guidato questo secondo studio, ha detto: “Quando esaminiamo i benefici dello sport, è necessario tenere conto della quantità e dell’intensità, entrambi gli aspetti possono infatti influenzare la salute cardiovascolare. I nostri risultati suggeriscono che aumentare il volume totale dell’attività fisica non è l’unico modo per ridurre la probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari, in alcuni casi potrebbe essere sufficiente incrementarne solamente l’intensità”.