Medicina
EcoFoodFertility, quando lo stile di vita disintossica e guarda alla fertilità
La ricerca rileva la necessità di ridurre l'inquinamento ambientale e come il seme dell'uomo diventi una sentinella della salute e dell'ambiente circostante
Liberare il corpo da ogni forma di inquinamento, alimentarlo con prodotti privi di pesticidi e contaminanti seguendo le indicazioni della dieta mediterranea. Una condotta di vita che non è più fantascienza e che può restituire: salute, giusto vigore riproduttivo, disintossicando l’organismo e salvaguardando l’ambiente! Sono queste le basi di una ricerca realizzata da Luigi Montano -esperto in Patologia ambientale, cofondatore della Società europea di medicina dello Stile di vita con sede a Ginevra- chiamata “EcoFoodFertility”, uno studio indipendente che analizza i danni inflitti dall'ambiente all'uomo attraverso lo studio del liquido seminale. Un progetto che mette in evidenza la necessità di ridurre l’inquinamento ambientale in quanti vivono nelle aree non solo italiane maggiormente esposte e che sta diventando un vero e proprio modello di valutazione precoce dei danni alla salute umana e di prevenzione. Il seme dell’uomo che diventa sentinella della salute generale e di quella dell’ambiente che lo accoglie. Nell’ambito del progetto madre “EcoFoodFertility” lo studio, denominato Fast (Fertilità, Ambiente, Stili di Vita), è stato finanziato dal Ministero della Salute all'Asl Salerno. Realizzato in collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità, Università di Brescia, Enea, Cnr, Università di Napoli Federico II, su circa 400 giovani maschi sani, non fumatori ed omogenei per indici di massa corporea (18-22 anni) reclutati nelle aree di Brescia, Valle del Sacco nel Frusinate e Terra dei Fuochi. Lo studio ha valutato in più tempi diversi parametri ed in particolare la qualità del liquido seminale misurando la presenza di elementi tossici presenti nei fluidi corporei come i metalli pesanti. Il gruppo sotto osservazione è stato sottoposto ad un intervento nutrizionale e comparato con un altro che ha continuato a seguire il vecchio stile di vita e alimentare. L’intervento nutrizionale avviene utilizzando per l’alimentazione prodotti che rispettano il protocollo eubiotico ideato da “Ecofoodfertility” che con un suo marchio sta mettendo a sistema aziende biologiche e biodinamiche che producono elementi come pasta o farina, unitamente ai prodotti del ramo ortofrutticolo che vantano alto potere antiossidante e detossificante al fine di contrastare gli effetti proossidanti e proinfiammatori degli inquinanti ambientali.Prodotti che caratterizzano la dieta mediterranea con assenza di residui di pesticidi e contaminanti ambientali come: diossine, pcb, ipa. Declinare gli aspetti di prevenzione, attraverso interventi a supporto dell’agoralimentare di qualità attraverso anche strutture come “I giardini di eidos 2.0” che sposano la filosofia "eubiotica" del progetto EcoFoodfertility, rappresenta in definitiva una grande sfida educativa per difendere a tavola la propria salute ed il proprio ambiente, ovviamente coniugando gusto e qualità, buono e salutare. EcoFoodFertility è il primo studio sistematico a livello internazionale di biomonitoraggio integrato basato, in particolare, sul liquido seminale, quale precoce sensore della qualità ambientale e della salute generale, dove i primi effetti di danno si vedono a partire dagli spermatozoi. Ha dunque un obiettivo di prevenzione primaria per ridurre l'impatto delle patologie cronico-degenerative nell'adulto, ma anche pre primaria per ridurre l'impatto anche alle generazioni future (ridurre gli effetti transgenerazionali dei contaminanti che agiscono sui gameti.