Medicina

Giornata dell'Infermiere: da Florence Nightingale alla battaglia con il Covid

Lorenzo Zacchetti

Il 12 maggio è dedicato a questi straordinari professionisti della cura, che non amano essere chiamati "eroi". Korian ci fa conoscere le loro avvincenti storie

12 maggio: giornata internazionale dell'Infermiere: da Florence Nightingale alla battaglia con il Covid

Il genio misterioso e inafferrabile di Banksy ha dedicato agli infermieri la sua ultima opera, nella quale li ritrae come eroi.

Si chiama “game changer”, un efficace gioco di parole perché in inglese significa sia qualcuno che cambia il gioco (e infatti il bimbo ritratto ignora Batman e Spiderman per far volare la sua “Supernurse”), ma anche, in senso più lato, “colui che fa la differenza”.

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Infermiere e infermieri la differenza la fanno, senza dubbio. Soprattutto oggi, con la minaccia del Coronavirus che incombe, ma non solo da oggi. Tuttavia, se li si chiama eroi non li si fa contenti. 

FNOPI, la Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche, ha recentemente pubblicato il suo "manifesto deontologico" per l’emergenza COVID-19, la cui introduzione è piuttosto netta:

Giornata dell'infermiere: "Non siamo eroi, ma professionisti, scientificamente, responsabilmente e deontologicamente preparati"

"E i cittadini devono saperlo: quella dell’infermiere è una visione del bene collettivo che prevale su quella dell’interesse individuale".

Da qui la decisione di assumere una serie impegni concreti con i pazienti, che possono essere riassunti nello slogan “Io proteggerò la tua vita e la tua dignità”.

“Il racconto, oggi così enfatizzato, dell’eroismo dei professionisti della sanità, domani potrebbe diventare un ricordo, superato da nuovi argomenti, da conflitti, dalla superficialità della comunicazione".

“Bisogna allora investire per far diventare permanente la percezione sociale del ruolo dell’infermiere, fatta anche del contenuto etico della professione”, afferma la presidente FNOPI, Barbara Mangiacavalli.

Queste considerazioni non sminuiscono in nessun modo il valore umano di chi ha scelto di dedicarsi alla salute altrui, anche al costo di mettere a rischio la propria e, di conseguenza, quella dei propri familiari. 

L'immagine di Elena Pagliarini, infermiera 40enne ritratta mentre riposava stremata a fine turno, è giustamente diventata il simbolo della battaglia che il personale medico combatte ogni giorno in trincea.

infermiera10L'immagine dell'infermiera Elena Pagliarini, diventata virale e simbolo della lotta contro il Coronavirus
 

Una battaglia che purtroppo ha i suoi caduti, chi per il contagio, chi per il crollo nervoso dovuto uno stress imparagonabile. Se per altre malattie ci sono ormai cure palliative in grado di accompagnare i pazienti incurabili nell'ultimo tratto della loro vita senza sofferenze atroci, il Coronavirus miete le proprie vittime in modo orrendo, privandole man mano del respiro e, soprattutto lontano dai propri cari.

Una solitudine che rieccheggia nell'animo degli stessi operatori, che in molti casi non stanno vedendo la propria famiglia ormai da mesi, per proteggerla dal rischio del contagio.

Un rischio reale, ma che rischia di diventare psicosi. Al dolore per chi in questa fase drammatica si è tolto la vita, sopraffatto dall'angoscia, si aggiungono le ferite di chi invece, tornando a casa, ha trovato nella casella della posta gli avvertimenti rancorosi di vicini di casa che invitavano medici e infermieri a non diffondere il virus nelle parti comuni. 

Spesso associamo l'immagine degli infermieri agli ospedali, ma la loro funzione è fondamentale anche in altri luoghi di cura, come le case di riposo, che in questa fase sono al centro dell'attenzione di tutti.

Giornata dell'infermiere, perché cade il 12 maggio? Coincide con la nascita di Florence Nightingale, nel lontano 1820

La sua storia merita di essere conosciuta ed è particolarmente interessante che a raccontarla sia Korian, marchio leader nel settore delle RSA, che ha proprio negli infermieri le colonne della sua attività quotidiana di assistenza. 

A QUESTO LINK trovate sia la storia di Florence Nightgale che le testimonianze degli operatori che ogni giorno lavorano in prima linea. 

Ci è sembrato il modo migliore per celebrare la loro giornata. E per ringraziarli tutti e tutte.