Medicina

L’asma grave sia riconosciuto dal Servizio Sanitario come patologia specifica

Appello dell’Associazione Respiriamo Insieme-APS in occasione della Giornata Mondiale dell’Asma

Un Codice di Esenzione specifico. E’ questo l’obiettivo della petizione lanciata oltre 8 mesi fa dall’Associazione Respiriamo Insieme-APS per chiedere alle Istituzioni di dichiarare l’asma grave come patologia differenziata dall'asma. Perché riuscire a diagnosticare tempestivamente la forma grave di asma permette ai pazienti di ritornare a uno stile di vita accettabile, privo di eccessive ed evitabili rinunce quotidiane.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ci sono tra i 100 e i 150 milioni di persone che soffrono di asma in tutto il mondo.

Solo in Italia ci sono circa 3 milioni i pazienti asmatici di cui 300mila sono affetti da asma grave, cioè da quella forma di asma in cui non si ottiene il controllo o lo si ottiene con dosaggi massimali di terapia. Un terzo di questi pazienti ha meno di 14 anni. In tutti gli affetti da asma grave si riscontra una bassa qualità della vita, nei più giovani la perdita di giornate lavorative e scolastiche, la difficoltà di fare sport e attività fisica.

UNA FIRMA E UN VIDEO PER CAMBIARE LO SCENARIO

L’Associazione Respiriamo Insieme-APS, sin dalla sua costituzione, ha l’asma grave come una tra le proprie priorità e da settembre 2020 promuovere una campagna per ottenere un intervento mirato delle Istituzioni.

In concomitanza della Giornata Mondiale dell’Asma (5 maggio), la petizione verrà rilanciata dal sito dell'Associazione, avvalendosi anche di un video realizzato in collaborazione con il progetto #TELOSPIEGO®

“Chiediamo alle Istituzioni il riconoscimento dell’asma grave come patologia distinta e quindi l’assegnazione di un Codice di Esenzione diverso dall'asma, che comprenda un più ampio ventaglio di prestazioni diagnostiche e terapeutiche gratuite – spiega Simona Barbaglia, Presidente dell’Associazione Respiriamo Insieme-APS e mamma di un ragazzo asmatico - in modo tale da poter prevenire le cronicità, diagnosticare tempestivamente la malattia e garantire terapie adeguate e la riabilitazione polmonare.

L’utilizzo del nome dato alla malattia potrebbe indurre a ritenere che l’asma grave sia una semplice variante – sicuramente più invalidante – dell’asma che affligge milioni di italiani nel nostro paese, ma non è esattamente così.

"L’asma grave si contraddistingue per la persistenza e la gravità dei sintomi, nonostante la corretta terapia con i farmaci necessari ad assicurare il controllo della malattia come gli steroidi inalatori associati ai broncodilatatori a lunga durata di azione, utilizzati nei pazienti con asma grave a dosaggi massimali. In questi pazienti – spiega Gianna Camiciottoli, Coordinatore del Comitato Scientifico dell'Associazione Respiriamo Insieme-APS, Professore Associato Università di Firenze, Responsabile Unit Asma Grave Ospedale Universitario Careggi di Firenze - è frequente l'utilizzo dei corticosteroidi sistemici, il mancato controllo della malattia che resta sempre sintomatica e la gravità dei sintomi stessi spesso impongono l'accesso al dipartimento di emergenza".