Obbligo vaccini per decreto: tra bufale e interessi. Il parere dell'esperta
Vaccini, obbligo per l'iscrizione a scuola. Se lo Stato pretende di decidere al posto di un genitore sulla salute del proprio figlio
Vaccini, sì all'obbligo a scuola pena l’impedimento all’accesso alla struttura
Finalmente ce l’hanno fatta.. e così, dopo il continuo, incessante, programmato bombardamento mediatico ecco il rapidissimo decreto governativo: sto parlando di vaccini e della loro obbligatorietà, pena l’impedimento all’accesso alla scuola, cioè all’istruzione, quella sì un diritto/dovere costituzionale per tutti i cittadini.
Obbligo vaccini: tutto ha avuto inizio dall’allarme meningite
Tutto è iniziato con l’allarme meningite: da pochi isolati casi in una ben delimitata area toscana si è passati ad un terrorismo psicologico di tale portata da intasare i consultori di mezza Italia di genitori che chiedevano la vaccinazione anti meningococco; ma non c’è stata nessuna epidemia. Allora, come si spiegano tutte quelle notizie allarmanti non appena un caso di meningite veniva ricoverato in ospedale? Ogni anno in Italia si registrano casi di meningite, quest’anno i casi di contagio non hanno superato quelli degli anni passati e non è solo il meningococco il responsabile: Adenovirus, Lysteria, E. Coli, ecc...sono infatti tanti gli agenti patogeni in grado di provocarla. Ma intanto si è introdotto il tema vaccinazioni: le vaccinazioni stanno calando, parliamo del 93,6%, contro il 95%, il paese è a rischio, ritornano vecchie malattie che erano state debellate...Notiziona successiva: tornano casi di morbillo, oddio, il morbillo!! Manco si parlasse di peste bubbonica! Come tutte le persone di 50/60 anni, ho fatto il mio morbillo, la mia varicella, la mia parotite, e sono qui, viva e vegeta, e, soprattutto, immunizzata permanentemente. E come me migliaia di altre persone. Quanti richiami di vaccino occorrono, invece, per una immunizzazione forzata? E cosa dire dei bambini che si sono ammalati della stessa malattia per la quale erano stati vaccinati? Dei nuovi casi di morbillo l’11% erano infatti bambini già vaccinati..
E vogliamo chiederci perché le vaccinazioni sono in calo, se fanno solo così bene? Tanti genitori sono improvvisamente impazziti, o magari sono solo un po’ più attenti e informati…? L ’Agenzia di Stato americana Food and Drug Administration (FDA) riceve ogni anno oltre 11.500 segnalazioni di reazioni avverse ai vaccini e le continue e semplicistiche rassicurazioni circa la presunta “innocuità” dei vaccini non sono per niente tali ma si dice che “sono casi rari…”, certo, ma andatelo a dire a quei genitori che avevano un bimbo sano e ora si ritrovano un bimbo gravemente menomato dopo un vaccino….cosa credete vi risponderanno?
Obbligo vaccini: “l’Italia è sì o no una democrazia?”
In realtà, la domanda non è “sì o no ai vaccini?”, la domanda vera è “l’Italia è sì o no una democrazia?”. Invece sembra sempre più una dittatura. E’ una dittatura il paese in cui lo Stato si arroga il diritto di decidere quando io sono un “buon” genitore e quando non lo sono più; è una dittatura quando lo Stato pretende di decidere al posto mio sulla salute di mio figlio, non con argomentazioni e spiegazioni esaurienti (mettendomi a conoscenza anche dei possibili effetti negativi affinché io possa decidere in tutta coscienza) ma con un bieco ricatto. Impedire l’accesso all’istruzione dell’obbligo, far radiare dall’Ordine un medico solo perché manifesta delle legittime e comprovate perplessità, sanzionare pesantemente i genitori che si rifiutano di sottostare a pratiche che ritengono dannose per la salute dei propri figli… è lesivo del basilare diritto alla libertà di cura e di salute che è in capo alle singole persone e non allo Stato.
Siamo in un paese in cui il Ministero della Salute è affidato ad una donna con un diploma di Liceo Classico, che necessariamente non può sapere molto di Medicina, per cui quello che dice non è che il pensiero di “altri”, e questi “altri” si chiamano Industrie Farmaceutiche, le Big Pharma, le multinazionali che governano il mondo, oltre che produrre farmaci e vaccini….e allora le deduzioni sono abbastanza evidenti. Potere politico e interessi economici, ecco quello che preoccupa il Governo, altro che la salute dei cittadini!
Obbligo vaccini: se un bambino non si vaccina mette in pericolo la comunità, una teoria infondata
Da un punto di vista strettamente scientifico ci sarebbe molto altro da dire e mi limito a tre punti:
- L’assurdità delle vaccinazioni multiple: l’utilizzo di vaccinazioni multiple su bimbi in età sempre più precoce è quanto di più insensato si possa mettere in atto per far sviluppare una risposta immunitaria adeguata, da qui la necessità dei “richiami”…il sistema immunitario risponde ad un solo agente patogeno, e solo a quello. Forse i medici pro-vaccini dovrebbero ristudiare i principi di immunologia…. o se ne sono volutamente dimenticati?
- E’ noto che un lattante fino a circa 6 mesi d’età non possiede un sistema anticorpale efficiente, si avvale degli anticorpi materni, quindi che senso ha somministrare dal 2° al 4° mese di vita ben 7 vaccini in una volta (esavalente+ pneumococco), nonché due vaccinazioni contro il Meningococco B, e ancora, dal 5° al 6° mese un richiamo dell’esavalente + pneumococco e una 3° dose di Meningococco, per un totale di 17 vaccini?? Chi può aver stabilito questo assurdo calendario? Solo chi ha interesse a produrre vaccini in quantità industriale da diffondere a tappeto.
- La falsità della tanto proclamata “immunità di gregge”, per cui se un bambino non si vaccina metterebbe in pericolo la comunità, teoria assolutamente infondata, ma che è diventata il cavallo di battaglia di tutti coloro che usano l’intimidazione per imporre il proprio volere. E basterebbe questa ultima riflessione per dimostrare come allora il vaccino non serva a nulla.. se di fronte ad un bambino non vaccinato l’intera classe deve ancora temere il contagio..
Obbligo vaccini: due riflessioni e una morale
In conclusione la prima riflessione è che i vaccini possono essere utili, ma solo se somministrati non a pioggia e per legge, ma caso per caso, dopo attenta valutazione clinica di ogni soggetto, in quanto lo stato di salute di ognuno è diverso e suscettibile di risposte molto variegate che dipendono dalla sua costituzione genetica, per evitare che da un possibile beneficio nasca uno scatenamento di risposte immunitarie ben peggiori di quello che si vorrebbe prevenire.
La seconda è che i parlamentari, le decine di associazioni , di medici e di realtà di genitori che, inascoltati, si sono opposti al decreto legge di obbligatorietà hanno invece tutto il diritto/ dovere di parlare e di essere ascoltati, pena il decadimento stesso del concetto di democrazia.
E infine la morale: ancora una volta bisogna invocare che il futuro della ns civiltà e del ns Paese non sia sottomesso ai soli poteri della finanza e del profitto, incarnati in questo caso dalla potente lobby delle case farmaceutiche. E che anche i medici e i politici, in scienza e coscienza, possano tornare a pensare e ad agire su vere e non solo presunte basi scientifiche.