Medicina
Premio 'Umberto Rosa': vincono le giornaliste Rai Cipolloni e Scognamiglio
Consegna 'virtuale' da Michele Mirabella e dal Presidente ConfMed Boggetti
Daniela Cipolloni e Lidia Scognamiglio, entrambe giornaliste Rai, premiate come Giornalista dell’anno nella seconda edizione del Premio Giornalistico Umberto Rosa voluto da Confindustria Dispositivi medici. A consegnare virtualmente la targa alle due giornaliste sono stati il Presidente di Giuria, Michele Mirabella, e il Presidente di Confindustria Dispositivi Medici, Massimiliano Boggetti, durante l’evento di premiazione in diretta streaming.
Oltre ad aggiudicarsi il Premio Giornalista dell’anno, Lidia Scognamiglio e Daniela Cipolloni sono le vincitrici ex aequo nella categoria radio e tv. A portare alla vittoria Daniela Cipolloni il servizio “Quali sono le cure oggi disponibili per curare il Covid?” andato in onda su Presa Diretta, Rai 3; per la collega Scognamiglio il servizio per Tg2 Medicina 33 dal titolo “Diana, guarita da una grave malattia rara grazie alla ricerca”.
A ricevere il maggior numero di voti all’interno della categoria carta stampa la giornalista Chiara Caretoni per l’articolo “Ti conosco Mascherina” pubblicato su Ok Salute e Benessere. Nella categoria web e agenzie ha invece trionfato Federico Turrisi con l’articolo “La sperimentazione animale è necessaria? Cosa c’è da sapere su un argomento che divide (ma che dovrebbe invece unire)” pubblicato sul sito internet OHGA.
“Con la seconda edizione del Premio Giornalistico ‘Umberto Rosa’ – ha commentato Massimiliano Boggetti, presidente di Confindustria Dispositivi Medici – abbiamo voluto omaggiare e mostrare la nostra gratitudine verso i professionisti dell’informazione che hanno, durante tutta l’emergenza sanitaria, fatto in modo che gli italiani ricevessero informazioni utili, continue, precise e puntuali. Ma soprattutto i mezzi d’informazione hanno ricoperto un ruolo fondamentale: hanno aiutato i cittadini a superare la paura del virus e ad affrontare la solitudine in casa. Penso alle persone sole, a coloro che convivono con una o più disabilità, agli anziani, i canali di informazione in questi mesi hanno svolto un servizio straordinario, colmando il vuoto e il disorientamento che la pandemia ha portato nelle vite di tutti. Nel complimentarmi con i vincitori, ringrazio ancora una volta tutti i partecipanti al Premio augurando loro di continuare a svolgere la professione giornalistica con qualità e scrupolosità, fornendo un valido contributo alla narrazione di questo momento storico per l’umanità e per la scienza”.
A giudicare articoli, lanci di agenzie, servizi tv o radio di questa seconda edizione è stata una giuria qualificata composta da dieci membri più un Presidente e un Segretario (senza diritto di voto) provenienti dal mondo scientifico, istituzionale, imprenditoriale e della comunicazione. Diana Bracco, Presidente cluster nazionale Alisei; Silvio Brusaferro, Presidente Istituto Superiore Sanità; Nino Cartabellotta, Presidente Fondazione GIMBE; Antonio Gaudioso, Segretario generale di Cittadinanzattiva; Achille Iachino, Direttore generale dei Dispositivi Medici e del Servizio Farmaceutico del Ministero della Salute; Walter Ricciardi, Rappresentante per l’Italia presso il Consiglio OMS; Carlo Rosa, CEO DiaSorin Group; Marco Simoni, Presidente Human Technopole; Rossella Sobrero, Presidente FERPI;
Franco Vimercati, Presidente Federazione delle società medico scientifiche Italiane (Fism); Gin Invernizzi, Segretario delle giuria e Vicepresidente Confindustria Dispositivi Medici con delega alla Comunicazione.
L’evento, eccezionalmente in veste digitale, è stato inoltre l’occasione per presentare i risultati della Survey Giornalismo e informazione ai tempi della pandemia condotto sui giornalisti partecipanti a questa seconda edizione. Il questionario ha cercato di indagare l’opinione dei professionisti dell’informazione su come sia cambiato il lavoro del giornalista in questo ultimo anno oltre che sul proliferare delle fake news.
La survey
L’indagine ha rivelato che per il 49% degli intervistati il servizio di informazione durante l'emergenza sanitaria è stato più accurato e professionale. A non aver notato cambiamenti il 25% dei rispondenti.
Diversi i fattori che hanno reso, nell'ultimo anno, particolarmente difficile svolgere la professione giornalistica: per il 71% dei partecipanti al premio - con un range che va da poco a molto - è stato complicato rapportarsi con la concorrenza e con la frenetica ricerca dell'esclusiva. Mentre il 63% ha trovato difficile conciliare lavoro e vita privata, la metà dei rispondenti ha dichiarato di aver avuto difficoltà nel rapportarsi con distanziamento sociale e smart working. La ricerca di fonti su un tema scientifico, delicato e nuovo è stato molto o abbastanza difficile per il 51% dei rispondenti, per il 49%, invece, è stato poco o per nulla complicato.
Proprio la difficoltà di reperire informazioni sicure su un tema pressoché sconosciuto, unita alla paura diffusasi tra la popolazione, ha determinato un aumento delle fake news: secondo il 98% dei giornalisti intervistati le bufale sono proliferate a causa dei social e della politica, per l'83% sono state un fenomeno centrale, mentre per il 44% degli intervistati sono state alimentate - molto o abbastanza - dai media di primo livello. Nettamente contro quest’ultima posizione il 6% degli intervistati. Se sempre pericolose, in un periodo storico come quello che stiamo vivendo, le fake news rischiano di essere letali. Per questo motivo 8 intervistati su 10 propongono l’introduzione di ammende ai siti che riportano fake news, mentre l'85% è molto o abbastanza d’accordo con l’introduzione di misure più stringenti per il controllo delle notizie sul web. Solo il 38% propone di lasciare la situazione così e puntare sulla sensibilizzazione dei lettori.
A più di un anno dallo scoppio dell'emergenza sanitaria nel nostro Paese è doveroso guardare al futuro della professione: 7 giornalisti su 10 ritengono che alcuni aspetti come il lavoro da desk diventeranno sempre più parte integrante nella professione giornalistica, il 29% invece sostiene sia indispensabile tornare alla normalità.
La conclusione dell’evento è stata inoltre occasione per annunciare la terza edizione del Premio Giornalistico Umberto Rosa, che partirà dal 10 settembre 2021 e le cui modalità di partecipazione verranno comunicate nei prossimi mesi.