Medicina
Salute, la sessualità sofferta di pazienti con disturbi mentali
Le cure spesso riducono la libido maschile e favoriscono aumenti di peso nelle donne
Salute, la sessualità "sofferta" di pazienti con disturbi psichiatrici minori
Negli ultimi anni, e dopo la pandemia in particolare, è stato evidente l’aumento di disturbi come depressione e ansia. Nella comunità scientifica sono chiamati, più specificamente, “disturbi psichiatrici minori”, ma il termine più adatto sarebbe quello di disturbi dell’adattamento. Derivano infatti dalla società e dallo stile di vita in cui molto spesso ci si trova “incapsulati” spesso controvoglia. In questo ambito uno degli aspetti afferenti alla cure riguarda la vita sessuale di pazienti che soffrono di questi disturbi mentali e che devono assumere farmaci. Questo lato importante della vita di ognuno è ostacolato non solo dalla malattia stessa, ma anche dal trattamento.
Salute, sovente le cure diminuiscono la libido maschile
Sono molti i medici che confermano come “Tutti gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina [SSRI] riducono il desiderio e quelli che non influenzano la serotonina non sono altrettanto efficaci. Per questo si entra in un circolo vizioso, dove la sessualità, affetta da questi disturbi, viene ulteriormente colpita in quanto con la cura, spesso, si sopprime il desiderio. Pertanto, questi pazienti vengono privati della loro dimensione sessuale, che al contrario potrebbe aiutarli a migliorare soprattutto l’umore. In questo campo la scienza non ha fatto grandi passi. Non ci sono ricerche su nuovi farmaci o rimedi per trattare queste condizioni con meno effetti collaterali. Big Pharma sembra essere più interessata ai settori della cardiologia e all'endocrinologia ( dove ci sono numeri milionari), un po' meno alle malattie mentali. Ed allora la richiesta più frequente nei pazienti affetti da qualche disturbo mentale prima della cura è di non fargli diminuire la libido, se maschi e di non farle ingrassare se femmine. Purtroppo, al momento, non ci sono molte opzioni e il trattamento dei disturbi puo’ durare anni. Per supplire a questo disagio, a volte agli uomini vengono prescritti farmaci contro la disfunzione erettile ma, per le donne, non c’è nulla. Nei casi lievi, i disturbi mentali possono anche essere risolti senza farmaci. Ma non tutti possono permettersi i costi di uno psicologo o psichiatra. Di conseguenza, la stragrande maggioranza “anestetizza” la propria ansia con antidepressivi o ansiolitici subendone però subisce gli effetti collaterali.
Salute, in aumento anche i disturbi alimentari
Nella grande sfera dei disturbi mentali non bisogna dimenticare anche I disturbi alimentari, anch’essi in aumento. Le donne rappresentano l'80% delle persone che ne soffrono" Ad anoressia, bigoressia e bulimia (i più diffusi) se ne è aggiunto uno nuovo: il binge-eating. Questa novità, disturbo da alimentazione incontrollata, è un bisogno incontrollato di mangiare di tutto, fino a che non c’è più cibo. A differenza degli exploit bulimici , qui non si hanno sensi di colpa e il processo di divorare qualsiasi cosa puo’ ripetersi più volte nella giornata. I medici hanno ormai capito che per trattare i disturbi alimentari occorre un approccio multidisciplinare perché ci sono molte aree da affrontare, compresa la sessualità. Tutti questi disturbi hanno un “fil rouge” e cioè l'insoddisfazione corporea. Gli anoressici nascondono il corpo ed evitano il sesso. Manca il desiderio e negli uomini la capacità di mantenere l’erezione. Nei bulimici, invece, si ha una sessualità compulsiva, non la amano ma si sentono importanti. Invece nei bigoressici l'assunzione di steroidi anabolizzanti ha un'influenza negativa sul sesso.
Salute, il sesso non deve avere pensieri
I nonni raccontavano che “il sesso non ha bisogno di pensieri”, una massima che in parte è confermata anche scientificamente. In particolare i depressi sovente non pensano alla loro vita sessuale. Comunicare e aprirsi con persone professionali in grado di aiutare concretamente a superare il momento rappresentano due step importanti della più ampia cura medica. In ogni caso la maggioranza della comunità scientifica è convinta che rinunciare alla propria sessualità sia la cosa peggiore da fare anche se spesso i pazienti sono tentati di percorrere questa strada a causa dei farmaci. La soluzione quando il desiderio sembra svanire è di non aspettare che ritorni ma bisogna cercarlo A volte, il desiderio può svanire. Il consiglio più accreditato è di non aspettare che ritorni, ma di cercarlo con determinazione fino a quando non lo si ritroverà.