Medicina

Covid-19 e Tocilizumab: la posizione di Roche sulle dichiarazioni dell'AIFA

"Ribadiamo l'impegno a comprendere l’utilità clinica del farmaco nel trattamento della polmonite in corso di Coronavirus"

In merito alla questione su tocilizumab e alla dichiarazioni contrastanti tra Aifa e l'oncologo Paolo Ascierto, Roche ribadisce "il proprio impegno a comprendere l’utilità clinica di tocilizumab nel trattamento della polmonite in corso di COVID-19".

A questo fine Roche è promotore di "quattro studi clinici internazionali volti a valutare l’efficacia e la sicurezza del farmaco e supporta, in Italia e nel mondo, oltre 10 sperimentazioni indipendenti condotte su migliaia di pazienti, in risposta alle elevate richieste della comunità scientifica mondiale".
 
"Alcuni studi indipendenti già conclusi e appena pubblicati, o in via di pubblicazione (come Tocivid-19, quelli condotti nei centri di Montichiari e Torino in Italia, Corimuno-19 in Francia e quello eseguito dall'Università del Michigan USA) mostrano risultati incoraggianti sulla riduzione della mortalità e/o sul beneficio clinico di tocilizumab. Altri trial (Toci-RAF, lo studio promosso dall'Ospedale Sacco di Milano e quello promosso dall'AUSL di Reggio Emilia) condotti in setting di pazienti e numerosità campionarie diversi, non hanno mostrato differenze statisticamente significative".
 
"È necessario attendere i risultati degli studi prospettici, randomizzati e controllati che forniranno indicazioni conclusive sul valore di tocilizumab nel trattamento della polmonite in corso di infezione da SARS-CoV2, come ad esempio lo studio internazionale, multicentrico COVACTA i cui risultati saranno disponibili nel corso dei prossimi mesi". 

"Sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria, Roche Italia e la sua casa madre hanno dato piena disponibilità a supportare l’avvio di studi clinici proprio con lo scopo di sviluppare le evidenze scientifiche necessarie a dimostrare il profilo di efficacia e sicurezza del proprio farmaco, collaborando con le autorità regolatorie e con i ricercatori.  Nel momento più drammatico di diffusione dell’infezione nel nostro Paese, l'Azienda ha messo a disposizione gratuitamente quantitativi di farmaco utili a trattare migliaia di pazienti", conclude l'azienda.