di Fabio Massa
C'è dell'altro, nella vicenda di Expo. Secondo quanto può riferire Affaritaliani.it, che pubblica qui in esclusiva le carte della Procura con la richiesta di proroga delle indagini che coinvolge anche il sindaco Beppe Sala, nelle ultime settimane gli inquirenti stanno andando avanti ad indagare, e ci sono state più visite nella sede di Expo Spa da parte degli uomini della Finanza. Tutto sotto traccia, tutto senza grande clamore. Ma sarebbe così: le fiamme gialle starebbero rivoltando la società come un calzino. Perché le Esposizioni sono sotto la lente da molto tempo. Perché, malgrado la "moratoria", gli inquirenti hanno comunque tenuto sotto controllo la situazione, e ora che "il tappo" è saltato - pare anche con l'avallo di Greco - potrebbe svilupparsi un filone dopo l'altro, in una slavina di fango non tanto e non solo su Beppe Sala, ma sull'intero evento. Secondo rumors dalla procura, sotto la lente ci sarebbero quattro atti relativi alle main sponsorship, con nomi anche altisonanti, di banche e di grosse aziende, ma per adesso non noti.
Si starebbero facendo accertamenti per capire - analogamente alla piastra - se le procedure sono state corrette, se ogni procedimento è stato curato nei particolari o se si sono saltati dei passaggi per fare in fretta (o per favorire qualcuno). Nei prossimi giorni, dunque, nel tritacarne mediatico potrebbero arrivare nuovi atti e nuovi documenti. Il caso Expo, con un anno di ritardo, è cominciato. E pare proprio sarà molto lungo prima di chiudersi.
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