Politica

Elezioni 2018, CasaPound: occhi puntati dalla Cina agli USA al Medio Oriente

Marco Zonetti

Guardian, Figaro, Washington Post, Al Jazeera, Pravda, El Pais, Cbs parlano di CasaPound, e per la chiusura della campagna vengono perfino dalla Cina

Le elezioni del 4 marzo 2018 hanno un elemento che le differenzia da tutte le altre finora svoltesi nel nostro Paese. Per la prima volta, infatti, potrebbe entrare in Parlamento un movimento di estrema destra che non ha paura di definirsi fascista, guidato dal candidato premier Simone Di Stefano, e fare il suo ingresso nei consigli regionali di Lazio e Lombardia dove sono rispettivamente in corsa per la carica di presidente di regione Mauro Antonini e Angela De Rosa.

Come in Italia l'ascesa di CasaPound non è passata inosservata ridestando spesso sentimenti antifascisti con proteste, cortei dell'Anpi (quest'ultima associazione dimentica delle discese in piazza accanto a Forza Nuova durante la campagna referendaria del 2016 contro Matteo Renzi) e manifestazioni spesso organizzate direttamente contro la Tartaruga Frecciata (vedi quella di Piacenza culminata nel pestaggio di un carabiniere da parte dei centri sociali), anche il resto del mondo tiene gli occhi puntati sul possibile exploit alle urne.

I successi elettorali di Cpi a Lucca, Bolzano e Ostia con il 9 % e l'ingresso di Luca Marsella in consiglio municipale avevano avuto ampio spazio sulla stampa internazionale, ma ora l'interesse sembra esponenzialmente aumentato.

Solo negli ultimi giorni hanno infatti dedicato articoli e servizi a Cpi Guardian, Le Figaro, Washington Post, Al Jazeera, Pravda, El Pais, New York Times, Le Monde, Daily Mail solo per citarne alcuni fra testate giornalistiche e canali televisivi. E gli accrediti per la chiusura della campagna elettorale a Roma al Pantheon giovedì 1 marzo, con il segretario nazionale di CPi Simone Di Stefano e candidato premier, si annoverano Tv cinesi, giapponesi, la Bbc, l'inglesi Itn News, e ancora radio polacche, tv e radio olandesi, testate come El Mundo, l'argentina La Nacion e la belga Le Soir.

Gli ultimi sondaggi usciti prima della "censura" davano CasaPound in salita a livello nazionale, con vette del 4,6 % in Lazio con Antonini candidato governatore, e l'entusiasmo di vertici, militanti e simpatizzanti di Cpi cresce ogni giorno di più. Di Stefano, dal canto suo, è fatalista: "Se non dovesse andare questa volta, sarà per la prossima", ma è innegabile che - comunque la si pensi sul Fascismo e su CasaPound - il movimento è ormai una realtà concreta che, successi elettorali o meno, sarà praticamente impossibile ridimensionare o, come vorrebbe qualcuno, sradicare dai territori dove oramai, in molte realtà, rappresenta l'unica speranza effettiva di molti italiani che si sentono sfiduciati e abbandonati dalle Istituzioni.