Auto e Motori
Fase 2, Federauto: “Se non riparte l’automobile, non lo farà nemmeno lo stato"
1500 imprese associate, un bacino di 120 mila famiglie e un gettito fiscale di 80 miliardi: ecco le cifre che fanno di Federauto un’importante realtà italiana.
“L’automobile è una delle più belle mucche da mungere per l’erario italiano”. Esordisce così, nella nostra videointervista, il Presidente Federauto Adolfo De Stefani Cosentino. Federauto è una realtà super controllata dallo stato, che produce un gettito fiscale importante di fronte al quale, lo stato, in questa situazione di emergenza, fa poco o nulla per sostenerla. Ed è un enorme controsenso visto che, se non riparte l’automobile, lo stato avrà meno entrate. Tutta la filiera dell’automobile, da Federauto a ANFIA e a UNRAE, è unita e compatta e ha presentato un unico pacchetto di richieste dove non si chiede una mega rottamazione e non si chiedono prestiti a fondo perduto. Si chiede semplicemente una precisa volontà di far ripartire l’Italia. Il consumatore deve essere messo nelle condizioni di acquistare e di spendere soldi facendo “girare” l’intera economia. Magari trattando fiscalmente l’auto come viene trattata nel resto d’Europa e favorendo anche le vetture fino a 95 g/km di C02…