Auto e Motori
GIMS 2024: De Meo Renault chiede un "Airbus" dell'auto elettrica
Luca de Meo, CEO di Renault Group, propone un consorzio stile Airbus per rafforzare l'industria europea dell'auto elettrica, per competere a livello globale.
In un contesto di crescente competizione globale, specialmente dalla Cina, e di interrogativi sull'accessibilità dei veicoli elettrici, Luca de Meo, CEO di Renault Group,
come riporta Automotive News Europe ha lanciato un appello per una maggiore collaborazione tra le case automobilistiche europee. Parlando al salone di Ginevra, dove è stato presentato il nuovo Renault 5 elettrico, de Meo ha suggerito la creazione di un "Airbus" per l'auto elettrica, che possa unire le forze per condividere costi di sviluppo e produzione.
L'idea di de Meo è di formare un consorzio che possa emulare il successo di Airbus nel settore aeronautico, dove la collaborazione tra diversi paesi europei ha dato vita a uno dei maggiori produttori di aerei di linea al mondo. Questo approccio potrebbe non solo ridurre i costi, ma anche accelerare l'innovazione e la produzione di veicoli elettrici accessibili in Europa.
Renault sta già pianificando il lancio della nuova generazione della minicar Twingo come veicolo elettrico, con l'obiettivo di offrire un modello a meno di 20.000 euro. De Meo ha rivelato che sono in corso discussioni iniziali con il Gruppo Volkswagen per una potenziale condivisione della piattaforma di Twingo, basata sull'architettura AmpR Small della Renault 5, che potrebbe utilizzare batterie al litio ferro fosfato (LFP) per contenere ulteriormente i costi.
L'industria automobilistica europea ha già visto collaborazioni passate, come il progetto condiviso di una minicar tra Toyota, Peugeot e Citroen, o la piattaforma "Type 4" degli anni '80 condivisa tra Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Saab. Questi esempi dimostrano la fattibilità e i benefici di una collaborazione transnazionale.
De Meo, che ricopre anche il ruolo di presidente dell'ACEA, associazione delle case automobilistiche europee, ha sottolineato l'importanza di creare una catena del valore completa in Europa per componenti chiave come batterie, motori elettrici ed elettronica, seguendo l'esempio della Cina, supportata da politiche governative favorevoli.
L'approccio proposto da de Meo richiede anche una maggiore flessibilità nelle regolamentazioni dell'UE, suggerendo ad esempio di rendere più accessibili le piccole auto elettriche attraverso incentivi fiscali o benefici come il parcheggio gratuito nelle città.
La sfida principale rimane la velocità di adattamento e innovazione, come evidenziato dalla riduzione dei tempi di sviluppo per il progetto Twingo da quattro a due anni, una mossa strategica per mantenere il passo con la rapida evoluzione del mercato automobilistico, dominato sempre più da concorrenti agili e supportati dal governo, come quelli cinesi.
La visione di Luca de Meo per un "Airbus" dell'auto elettrica rappresenta una strategia ambiziosa ma necessaria per rafforzare la competitività dell'industria automobilistica europea. Attraverso la collaborazione, l'innovazione e l'adattabilità, l'Europa può aspirare a mantenere un ruolo di primo piano nel futuro dell'automotive elettrico.