Auto e Motori

La transizione dell’industria automobilistica europea tra sfide e urgenza di interventi

Case automobilistiche e fornitori europei ribadiscono la necessità di misure urgenti per garantire la competitività del settore nella transizione verso la mobilità a emissioni zero.

Redazione Motori

mobilità a emissioni zero che richiede interventi concreti per garantire la competitività e la sostenibilità economica.

I principali produttori di veicoli e fornitori hanno già investito centinaia di miliardi di euro per accelerare questo cambiamento, ma i progressi non sono sufficienti a sostenere una crescita solida del mercato delle auto elettriche e a idrogeno. Il ritmo attuale non è abbastanza rapido e il rischio è quello di un rallentamento strutturale se non si interviene con misure immediate per incentivare la domanda, abbattere i costi di produzione e sviluppare infrastrutture adeguate.

Il ruolo della neutralità tecnologica nella strategia industriale

La discussione attorno alla neutralità tecnologica si fa sempre più centrale per il futuro della mobilità europea. Il principio guida dovrebbe essere quello di garantire una transizione sostenibile senza imporre soluzioni uniche, mantenendo aperta la possibilità di sviluppo per tecnologie come i veicoli ibridi plug-in, gli estensori di autonomia e le motorizzazioni a idrogeno. La recente proposta di riduzione delle sanzioni per gli obiettivi di CO2 del 2025 per auto e furgoni rappresenta un primo segnale positivo, così come le iniziative per potenziare la catena di approvvigionamento delle batterie e incentivare lo sviluppo della guida autonoma. Tuttavia, il settore dei veicoli pesanti richiede ancora un riconoscimento adeguato delle proprie specificità, con azioni mirate per sostenere la transizione senza penalizzare la competitività.

Il punto di vista delle associazioni di settore

Ola Källenius, presidente dell’ACEA e CEO di Mercedes-Benz, ha evidenziato la necessità di stabilire un quadro normativo che garantisca la competitività dell’industria automobilistica europea. Secondo Källenius, la transizione verso la mobilità a emissioni zero deve procedere in parallelo con il rafforzamento dell’industria del continente, evitando rigidità che potrebbero compromettere gli investimenti già effettuati. Anche Matthias Zink, presidente di CLEPA, ha sottolineato come la flessibilità sia fondamentale per consentire alle oltre 3.000 aziende fornitrici, molte delle quali piccole e medie imprese, di affrontare la transizione senza penalizzazioni eccessive.

Christian Levin, CEO di Scania e presidente dell'ACEA Commercial Vehicle Board, ha invece posto l’accento sulla necessità di accelerare lo sviluppo di infrastrutture critiche per i mezzi pesanti. Con meno di cinque anni per aumentare la quota di mercato dei veicoli commerciali a emissioni zero dal 2% al 35%, è essenziale che il piano d’azione dell’industria includa misure concrete per ridurre i costi di transizione e stimolare la domanda.

Le priorità per la competitività dell’industria automobilistica europea

Le associazioni di settore e le aziende automobilistiche ribadiscono l’urgenza di interventi strutturali per garantire una transizione sostenibile ed economicamente competitiva. La revisione accelerata degli standard di CO2 per auto, furgoni e veicoli pesanti entro il 2025 deve essere accompagnata da una valutazione realistica delle condizioni abilitanti. Senza un quadro normativo adeguato, il rischio è di rallentare lo sviluppo della filiera europea e aumentare la dipendenza tecnologica da altre regioni.

L’accesso agli incentivi e una politica commerciale equilibrata sono fattori chiave per mantenere la competitività del comparto industriale europeo. Il mercato globale dell’auto è altamente competitivo e i produttori europei si trovano a confrontarsi con concorrenti internazionali che beneficiano di condizioni economiche più favorevoli. L’adozione di un piano strategico che supporti lo sviluppo delle tecnologie chiave, dalla produzione delle batterie alla digitalizzazione della mobilità, sarà determinante per garantire la leadership dell’Europa nel settore automobilistico.

L’industria accoglie con favore l’impegno della Commissione Europea nel dialogo strategico e nei piani di supporto al settore, ma sottolinea la necessità di passare rapidamente dalle parole ai fatti. Le prossime decisioni sulla regolamentazione delle emissioni e sugli incentivi alla domanda saranno decisive per determinare il futuro della mobilità europea e la capacità del continente di restare competitivo nello scenario globale.