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Opel, la tecnologia dell'illuminazione disponibile a tutti

Dalla Lutzmann alla Astra: Opel ha sempre democratizzato tecnologie di illuminazione innovative

Più luce e maggiore visibilità con i fari anteriori allo xenon

La Opel Omega B fu il primo modello a offrire di serie i fari anteriori allo xenon a scarica di gas a partire dal 1998. Il nome derivava dal gas naturale con cui erano riempiti i bulbi delle lampadine. Rispetto ai fari anteriori alogeni comunemente utilizzati all’epoca, l’intensità luminosa triplicava permettendo così di illuminare meglio la strada e di avere una gittata superiore. Questi fanali erano anche molto più efficienti: il consumo energetico si riduceva di un terzo, la radiazione termica del 40 per cento mentre la durata si allungava.

A bordo era presente anche un sistema dinamico per il livellamento dei fari, che compensava eventuali cambiamenti della posizione della carrozzeria, per esempio in caso di carico pesante o nelle fasi di accelerazione e frenata. Di conseguenza la strada era sempre illuminata in modo uniforme. Ancora una volta, Opel assumeva una posizione pionieristica nel mettere a disposizione di un’ampia gamma di utenti le tecnologie di illuminazione più moderne.

AFL per tutti nella categoria delle medie

Appare pertanto logico che Opel fosse il primo costruttore di automobili a portare nel segmento delle vetture medie le luci di curva dinamiche e le cornering light con orientamento a 90 gradi: ciò accadde infatti nel 2003 con i fari AFL (Adaptive Forward Lighting) sulla Opel Signum. Questa innovativa tecnologia di illuminazione Opel univa per la prima volta una luce di curva dinamica e una luce di curva statica, molto utile negli incroci e nelle curve più strette. Un’ulteriore funzione di comfort dei fari AFL era la luce autostradale: a velocità superiori ai 120 km/h e in caso di guida costante in rettilineo, gli anabbaglianti si spostavano automaticamente in una posizione leggermente superiore, ottimizzando così la visione da lontano. Il sistema di livellamento dinamico dei fari anteriori è ora una funzione di serie e impedisce di abbagliare le vetture che provengono dalla direzione opposta.

Nel 2004, Opel Astra fu il primo modello compatto con le luci di curva. Nel 2006 il marchio democratizzò ulteriormente questa tecnologia di sicurezza rendendo la luce di curva e la cornering light basata sui fari bi-alogeni disponibile per la prima volta nei segmenti delle monovolume compatte e delle piccole, montandole su Opel Meriva e su Opel Corsa.

La generazione successiva di fari AFL+ basata sui potenti fari al bi-xenon debuttò nel 2008 con la presentazione della prima Opel Insignia, una vettura che definì un nuovo standard nell’industria automobilistica. Utilizzando algoritmi complessi, la distribuzione del fascio luminoso dei fari anteriori si adattava automaticamente al profilo della strada e alle condizioni di visibilità prevalenti. La moderna ammiraglia Opel offriva in totale ben nove funzioni di illuminazione: Luce Urbana, Luce per le Zone a Traffico Limitato, Luce Extraurbana, Luce Autostradale, Luce per condizioni meteorologiche avverse, Luce di curva statica, Luce di curva dinamica, Abbaglianti e Assistenza abbaglianti. Un’altra innovazione presente su Opel Insignia furono le luci LED per la marcia diurna, che consumano molta meno elettricità (e quindi carburante) rispetto alle luci per la marcia diurna inserite nel faro principale