Auto e Motori

“Start your impossible”, ecco la prima campagna globale di Toyota

L’obiettivo è supportare lo sviluppo di una società in cui il termine mobilità sia inteso come libertà di movimento per tutti. E nasce il Toyota team

E’ stata denominata “Start your impossible” ed è la prima campagna globale lanciata in Italia da Toyota, che si ripromette di supportare lo sviluppo di una società dove il termine mobilità sia inteso come libertà di movimento per tutti, una società in cui i limiti possano essere soltanto apparenti e superabili grazie alla forza di volontà e all’ingegno dell’uomo.

E’ stato così presentato il Toyota team, il gruppo di atleti italiani appartenenti a varie discipline olimpiche e paralimpiche destinato a essere l’ambassador team della nuova campagna. Tra gli atleti figurano Bebe Vio (scherma), Ivan Zaytsev (pallavolo) e Arianna Fontana (short track skating, portabandiera italiana alle prossime Olimpiadi di Tokyo 2020), Paolo Lorenzi (tennis), Andrea Pusateri (paracycling), Filippo Tortu (sprinter), Anna Cappellini e Luca Lanotte (figure skating), Para Hockey club Torino Tori seduti (Paralympic Ice Hockey) e Gabriele Detti (nuoto).

Presenti all’evento Giovanni Malagò, presidente del Coni, il presidente del Cip Luca Pancalli, e Andrea Carlucci, amministratore delegato di Toyota Motor Italia, unitamente al Top management Toyota Italia.Toyota, si è detto, si appresta a lanciare in Italia l’iniziativa corporate “Start your impossible”, la prima campagna globale diffusa a livello mondiale ispirata alla partnership con i Comitati dei prossimi Giochi olimpici e paralimpici, che segna l’inizio di un nuovo percorso del brand che vuole affermarsi sempre più come mobility brand: un operatore di mobilità a 360 gradi.Toyota è impegnata in effetti a offrire, attraverso l’uso integrato di vetture, tecnologia avanzata, innovazione e robotica, la migliore mobilità possibile per tutti.Il Gruppo crede nella realizzazione di una società totalmente sostenibile in cui ognuno sia in grado di superare i propri limiti avvalendosi di sistemi di mobilità che non siano limitati alle automobili e consentano di muoversi liberamente e senza ostacoli, sociali o fisici che siano.“Start your impossible” è per l’appunto il tema della campagna: un nuovo percorso, un modo nuovo di affrontare le sfide e di superare i propri limiti, per un cambiamento coraggioso e tuttavia fondamentale.Va detto che Toyota è oggi un brand impegnato nell’assicurare libertà di movimento per tutti, con lo scopo di assicurare migliori condizioni di vita a chiunque, incluso chi è affetto da forme di disabilità più o meno importanti.Attraverso i valori dello sport promuove una società libera da discriminazioni in cui ognuno possa affrontare le proprie sfide e, in qualità di primo “mobility partner” dei Giochi olimpici e paralimpici, punta a offrire servizi di mobilità di nuova generazione, soluzioni di trasporto e tecnologie avanzate al servizio delle persone, anche all’interno delle mura domestiche.In linea con lo spirito di “Start your impossible” è stato scelto in Italia e presentato come detto un ambassador team. Gli atleti che ne fanno parte incarnano al meglio i valori Toyota, l’applicazione dello spirito Kaizen legato alla sfida continua, al superamento dei propri limiti, al rispetto delle persone e al lavoro di squadra.“La storia di Toyota è fatta da sempre di passione, coraggio e innovazione per rendere possibile l’impossibile - dichiara Andrea Carlucci, amministratore delegato di Toyota Motor Italia - Abbiamo iniziato con sfide lontane: nel 1997, quando fu introdotto per la prima volta l’ibrido con Prius, nessuno credeva che avremmo raggiunto i risultati di oggi. Non ci siamo mai tirati indietro e, coraggiosamente, ci siamo sempre posti grandi obiettivi. Abbiamo continuato con l’idrogeno e nel 2014 creato Mirai, la nostra berlina di serie alimentata con questa risorsa”.

“Oggi - aggiunge - con “Start your impossibile” Toyota raggiunge un traguardo fondamentale: affermiamo ancora una volta il nostro essere un vero e proprio mobility brand che diffonde un concetto di mobilità fatta di vetture, di tecnologia, di innovazione, di intelligenza artificiale e robotica da mettere al servizio di tutte le persone, anche con disabilità, per migliorarne la qualità di vita. Il lavoro portato avanti a livello nazionale con il Coni e il Cip e la scelta di un Toyota team rappresentano la conferma dell’esistenza di una comunione di intenti basata su elementi quale il miglioramento continuo, che per noi rappresenta un valore fondamentale per garantire quella che il nostro presidente Akio Toyoda chiama “Ever better mobility for all” (Una mobilità per tutti sempre migliore)”.“Desidero ringraziare Toyota Italia e Andrea Carlucci per la straordinaria opportunità che viene offerta al Comitato italiano paralimpico e, più in generale, allo sport italiano - afferma dal canto suo Luca Pancalli, presidente del Cip - Credo che mai come in questo caso il claim della campagna “Start your impossible” si sposi alla perfezione con la personalità di ciascuno dei nostri atleti paralimpici, sempre a caccia di nuove sfide e di limiti spesso ritenuti invalicabili. La loro sfida all’impossibile è quotidiana. E’ fatta di elementi come la determinazione, il sacrificio, una quasi ossessiva ricerca di nuovi traguardi, il tutto attraverso la ricerca di nuove e più performanti tecnologie da trasferire al servizio di tutti. Sapere che esistono partner che fanno degli stessi princìpi le loro caratteristiche di vita è per loro e per noi tutti un ulteriore stimolo a crescere, non soltanto sportivamente ma anche nello sviluppo di quel concetto di inclusione che appartiene al Dna di tutti noi”.

“L’automobile mi ha insegnato molto - dichiara Giovanni Malagò - Se sono presidente del Coni, infatti, è perché la mia società di famiglia ha avuto un ritorno dalle auto. Negli anni ho lavorato con quasi tutti i marchi dell’automobile, anche se all’epoca non riuscimmo a trovare un accordo con Toyota. A distanza di anni posso affermare che avevamo ragione entrambi, perché Toyota voleva qualcuno che si dedicasse full time al loro progetto mentre noi eravamo troppo impegnati con altri marchi”.

“Toyota - aggiunge - l’ho però vista sempre come qualcosa di diverso, ha la capacità di anticipare scelte spesso rischiose e i risultati sono innegabili. Parliamo in assoluto del marchio con la più alta produzione e il più alto numero di vendite. Noi siamo orgogliosi di essere qui. Toyota Motori Italia ci ha dato fiducia fino al 2024: è un attestato estremamente importante e darà loro ragione. Devo ringraziare il Cio perché è proprio grazie al Comitato Olimpico Internazionale se siamo qui. Noi, infatti, siamo un’emanazione di quella partnership internazionale, ma se non avessimo avuto il nostro appeal questo connubio tutto italiano non ci sarebbe stato. Qui, oggi, ci sono i miei due mondi: l’auto e lo sport, una combinazione magica, una circostanza storica, anche personale, che sono certo porterà fortuna al Cip, al Coni e soprattutto a Toyota Motor Italia”.