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Patto Milano per la scuola: l’adesione di Cgil, Cisl e Uil

"È nostra convinzione che oggi la ripresa della didattica in presenza e in sicurezza rappresenti la giusta scelta "

 

IMPRESE-LAVORO.COM - Milano – In vista della ripresa in presenza dell'anno scolastico, Cgil, Cisl e Uil aderiscono al “Patto Milano per la scuola" voluto da Prefettura e Comune di Milano. Secondo i segretari di Cgil, Cisl e Uil di Milano, Massimo Bonini, Carlo Gerla, Danilo Margaritella: “La didattica a distanza ha rappresentato un’utile modalità per promuovere la continuità scolastica. Al tempo stesso ha mostrato anche limiti a partire dalla difficoltà di parte della popolazione ad accedere all’infrastruttura digitale, a possedere gli strumenti necessari o ad avere ambienti adeguati. È nostra convinzione che oggi la ripresa della didattica in presenza e in sicurezza rappresenti la giusta scelta per restituire alle giovani generazioni la possibilità di coniugare la dimensione dell’apprendimento scolastico con quella della socialità, elemento imprescindibile per la formazione umana delle persone, della relazione e del confronto collettivo. Consci degli ulteriori sacrifici che vengono richiesti alle persone e alle imprese, riteniamo che l’approccio alla ripresa in sicurezza sia giustamente definito in un complesso di interventi che tendono a ridisegnare i tempi, gli orari, le modalità del lavoro, della città e dell’area metropolitana. Proprio per l’importanza delle previsioni richiamate nel documento della Prefettura riteniamo che la partecipazione attiva delle parti sociali sia un fattore determinante per una positiva affermazione del Patto. Pensiamo che un forte coinvolgimento nel rapporto con il Comitato Strategico possa dare un valore aggiunto anche in previsione di eventuali aggiornamenti delle misure da adottare. Sottolineiamo che un equilibrato rispetto delle relazioni sindacali nei luoghi di lavoro per l’adozione di misure che modificano modalità lavorative, organizzazione del lavoro e orario di lavoro, sia un fattore fondamentale alla costruzione di un comune e diffuso senso di responsabilità per affrontare il futuro prossimo venturo nel quale la lotta contro il virus rimarrà una priorità che dovrà far leva su comportamenti individuali e collettivi”.