Politica
A Mattarella i "costruttori" non bastano.Conte ter? Dipende da cosa dice Renzi
In caso di via libera da parte del leader di Italia Viva, l'avvocato potrebbe ricevere un breve mandato espolorativo
A Mattarella i "costruttori" non bastano. Conte ter? Dipende da cosa dice Renzi
La crisi di governo è ormai ufficiale e a cercare di sbrogliare la matassa dovrà pensarci il presidente della Repubblica Mattarella, che nella giornata di ieri ha preso atto della decisione di Conte di rimettere nelle sue mani il mandato da premier, mostrando però la volontà e la determinazione di risalire in sella per fronteggiare la difficile situazione sanitaria ed economica che sta attraversando il Paese. Spetterà in primo luogo al premier dimissionario, ma non rassegnato al ritiro, - si legge sul Corriere della Sera - garantire le tre condizioni postegli dal presidente della Repubblica per ottenere il reincarico: 1) una maggioranza coesa; 2) un programma serio per uscire dall’emergenza e definito assieme ai potenziali alleati; 3) numeri certi in Parlamento.
Al centro dell’attenzione di Mattarella, - prosegue il Corriere - ci sono anche le mosse degli ex partner intorno al leader di Italia Viva, che la crisi l’ha covata a lungo e infine fatta esplodere con il ritiro della propria delegazione. E qui i ragionamenti sui voti s’intrecciano con il peso dei veti. Infatti, poiché nel consulto che comincia oggi il Quirinale si aspetta «un fatto politico nuovo», va verificato se i veti di 5 Stelle e Pd contro un recupero del rottamatore nella maggioranza saranno confermati o rimossi. Un riscontro che, a parti invertite, vedrà coinvolto pure Matteo Renzi e i suoi diktat contro una conferma di Conte a Palazzo Chigi. All’udienza di congedo, Conte è parso piuttosto sconsolato, davanti a Mattarella. Sconsolato ma ancora con un certo piglio combattivo. Nell’ipotesi che venerdì pomeriggio la strada che ha davanti sia divenuta meno stretta, il premier potrebbe avere un mandato esplorativo. Ma breve.