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Politica
Alemanno: "Il governo non dura cinque anni. Meloni abbandoni gli Usa e ascolti Orban"
Gianni Alemanno

Forum di Orvieto, parla Alemanno

Tutto pronto per il Forum di Orvieto, kermesse che si svolge dal 26 al 28 luglio per un’Italia “indipendente, giusta e sovrana”. Un tradizionale appuntamento della destra sociale che negli anni ’90 organizzava eventi culturali e che l'anno scorso è stato “il laboratorio di nascita del Movimento Indipendenza”. Al centro “il confronto con interlocutori di ogni estrazione sui principali problemi del nostro paese, visti anche in relazione al quadro europeo e internazionale”.

Gianni Alemanno, vecchia conoscenza della politica italiana (ex sindaco di Roma, già ministro e più volte deputato), oggi segretario nazionale Movimento Indipendenza, presenta l’evento su Affaritaliani.it.

Che obiettivo ha questo Forum di Orvieto?

Dare una interpretazione della nuova ondata del sovranismo in Occidente e capire perché solo l’Italia è rimasta bloccata dall’impostazione conservatrice di Giorgia Meloni. Inoltre vogliamo ragionare sul nuovo mondo multipolare che sta sostituendo l’unipolarismo americano. Sarà il tema del dibattito più importante del forum: quello con l’ambasciatore russo, Alexey Paramonov.

Ci sarà anche un economista americano noto come Jeffrey Sachs, avete l’ambizione di trovare una soluzione al conflitto in Ucraina?

Vogliamo indicare una strada. Non ci sono più gli Stati Uniti e basta, c’è dall’altro lato un mondo che si ritrova nei Brics (Brasile, Russia, Cina, India e Sudafrica) e che diventa sempre più importante. Va trovato un nuovo equilibrio.

LEGGI QUI IL PROGRAMMA COMPLETO DEL FORUM

Come valuta i segnali di apertura dell’Ucraina alla soluzione del conflitto con la Russia?

Finalmente. Gli Stati Uniti e i Conservatori inglesi hanno finora bloccato ogni tentativo di pace, come all’inizio del conflitto con la mediazione della Turchia.

Lei consiglierebbe a Kiev di cedere i territori pur di ritrovare la pace?

Consiglierei di accettare un cessate il fuoco. Nessuno vincerà questa guerra. Va fermato questo massacro.

Giorgia Meloni, pare di capire dalle sue parole, non è abbastanza sovranista, ma i detrattori della premier dicono l’opposto.

È la contraddizione di Meloni. Lei ha scelto il conservatorismo schierandosi con l’Amministrazione Biden su tutti gli scenari internazionali, di fatto rinunciando alla postura sovranista. Ma alla sinistra non basta mai e quindi continuano a incalzarla. Se lei non si leva da questo terreno scivoloso, andrà sempre di più verso la totale omologazione con i principi progressisti e globalisti.

Non è più facile per un paese come l’Italia pesare di più all’interno di organizzazioni come la Nato e istituzioni come l’Unione europea, piuttosto che agire singolarmente come stato-nazione?

La pratica dice il contrario. Con la Nato siamo stati costretti a intraprendere molti conflitti contro il nostro interesse nazionale. Dalla Serbia al Golfo, dalla Libia all’Ucraina. La Nato non è la risposta al problema, va superata per cercare di costruire un sistema di difesa integrato al livello europeo.

Ha fatto bene la Meloni a votare contro la von der Leyen?

Sì, ma dopo non ha fatto altro che chiederle scusa. Questo voto contrario o è la base per avvicinarsi a Orban e creare una vera alternativa a Ursula von der Leyen, o significa soltanto isolarsi.

Ma lei oggi si sente più vicino all’idea di Meloni o di Salvini?

Allo stato attuale Meloni ha fatto una scelta conservatrice. Salvini ha il merito di aver scelto Orban che sull’Ucraina e sull’Europa ha una posizione veramente sovranista. La novità della Lega è il successo di Roberto Vannacci che non a caso sarà qui al forum di Orvieto.

Come vede le continui liti in maggioranza tra Tajani e Salvini, il governo dura cinque anni veramente?

Il governo avrà grandi difficoltà a completare il mandato, fondamentalmente per problemi economici. Quando le risorse sono scarse, anche a causa del Patto di stabilità approvato in Europa, è chiaro che le tensioni aumentano.

Che ne pensa delle parole di La Russa sul giornalista aggredito? Condanna la violenza ma dice che avrebbe dovuto dichiararsi.

Dobbiamo lasciar lavorare gli inquirenti per capire realmente cosa è successo. Valuto positivamente l’uscita di La Russa, come segnale che non bisogna sempre accettare a priori le verità imposte dalla sinistra.

Alemanno: "A Orvieto confronto a tutto campo sul sovranismo". IL VIDEO






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