Politica

Annalisa Cuzzocrea e "l'effetto pietà": cattiva maestra sulle mamme ladre

L'opinione di Giuseppe Vatinno

La giornalista la butta sul pietismo a cui tutti sono ovviamente sensibili ma così facendo nasconde solo la polvere sotto il tappeto

Annalisa Cuzzocrea, cattiva maestra, fa la lagna per le borseggiatrici

Annalisa Cuzzocrea in un articolo su La Stampa ha compiuto una azione non troppo onesta intellettualmente e cioè ha usato il solito “effetto pietà” sui figli delle madri che hanno commesso reati per cui sono in carcere.

Non onesta perché avvelena ed inquina la fonte stessa del dibattito: la butta sul pietismo a cui tutti sono ovviamente sensibili ma così facendo nasconde solo la polvere sotto il tappeto.

La Cuzzo è adirata perché il centro – destra ha impallinato una vecchia legge del Pd che voleva migliorare le condizioni delle delinquenti (perché di questo si tratta) nelle carceri. Lo ha fatto con due emendamenti e così il Pd ha ritirato le firme e la Lega l’ha ripresentato.

La legge voleva costruire nuove case famiglia più ampie e più belle per lorsignore. Si consideri che ad esempio a Roma le punende sono ospitate in stupende ville con piscina situate nel lussuoso quartiere dell’EUR, in residenze sequestrate alla criminalità.

A qualche chilometro di distanza le abitazioni della gente povera ed onesta che ogni giorno va a lavorare e rischia di tornare a casa senza portafoglio.

La Cuzzo si cimenta dunque nell’arte tutta radical –chic di arrampicarsi su un levigato specchio di sapone ed inevitabilmente cade a terra. Non è che il governo è insensibile ai figli tutt’altro. Il punto è un altro.

Le criminali fanno figli per salvarsi dal carcere, usano i minori come un passaporto di carne per commettere crimini sapendo bene che lo Stato non le punisce anzi, se possibile, le premia (visto che a volte vivono in lussuose ville).