Politica
Balneari, arriva l'ultimatum sulle concessioni dall'Ue: "Entro due mesi"
Nel caso di mancato adeguamento alle norme europee si aprirà la procedura d'infrazione. Ma Salvini non ci sta: "Noi vogliamo garantire continuità ai balneari"
Più volte la Commissione Ue ha rimproverato al nostro Paese la mancata applicazione delle regole europee. A questo proposito, giovedì è attesa una nuova sentenza da parte della Corte di giustizia Ue che "potrebbe avere conseguenze e dovrà essere pienamente presa in considerazione". Intanto la premier Giorgia Meloni, secondo le fonti, "si è impegnata a presentare all'Ue proposte molto rapidamente".
Tuttavia, all’interno del governo, c’è chi non è d’accordo con questo pressing. "Noi vogliamo garantire ai balneari che vogliono continuare a lavorare in uno stabilimento che gestiscono da tanti anni il fatto che possa continuare a farlo". Così, rispondendo ad una domanda dei giornalisti, il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini, parlando ad un incontro elettorale a Marina di Pietrasanta, in Versilia. "Se qualcuno è stanco e non se la sente più - ha proseguito Salvini - è giusto che chieda l'indennizzo per tutti gli investimenti fatti su quella spiaggia. Se uno se la sente e ha voglia di andare avanti magari con i suoi figlioli o i suoi nipoti deve poterlo fare. Perché non può valere solo il criterio economico che ti porta la prima multinazionale di turno ad appropriarsi delle spiagge. Io personalmente sto lavorando anche per una mappatura delle spiagge e delle coste italiane per garantire chi lavora da tanto tempo in spiaggia di continuare a farlo".