Berlusconi vuole governare con Renzi. Altro che patto con Salvini e Meloni
La svolta è il ritorno al sistema elettorale proporzionale
Silvio Berlusconi ha calato la maschera. Come anticipato giorni fa da Affaritaliani.it, l'ex Cavaliere ha annunciato di essere favorevole ad un ritorno al sistema proporzionale parlando dell'Italicum e del dibattito sulle modifiche della legge elettorale. Dietro la svolta del leader di Forza Italia, concordata con Stefano Parisi e che ha lasciato sbigottiti numerosi colonnelli azzurri, si cela la strategia di governare il Paese al centro insieme al Partito Democratico e a Matteo Renzi. Il no il 4 dicembre, a dire il vero poco convinto, serve per indebolire (ma non abbattere) il presidente del Consiglio. E una modifica della legge elettorale in senso proporzionale, molto probabile qualora la Consulta dovesse davvero bocciare l'Italicum a causa soprattutto del premio di maggioranza, porterebbe il prossimo Parlamento inevitabilmente a non esprimere una chiara maggioranza, considerando ormai che in Italia c'è un tripolarismo (i 5 Stelle infatti sono ancora a ridosso del 30% nonostante il caos della giunta romana di Virginia Raggi).
A quel punto, dopo le elezioni politiche, Berlusconi - attraverso Parisi - punterebbe a sedersi al tavolo delle trattative con Renzi per formare un governo di larghe intese modello Germania. Visto che il Pd non può certo accordarsi con il M5S, la Lega o la sinistra radicale (specie dopo la quasi certa scissione tra i democratici) Forza Italia, insieme ai centristi alfaniani e verdiniani, resta l'unico interlocutore possibile per evitare che il Paese rimanga senza governo come è accaduto in Spagna. Altro che cene con Salvini e Meloni, altro che Centrodestra con Lega e Fratelli d'Italia, Berlusconi vuole il ritorno al proporzionale per poter con il 10% tornare al governo del Paese (ovviamente non direttamente ma attraverso Parisi) insieme al presunto nemico attuale Renzi. Prima serve la vittoria del no al referendum e poi il Partito della Nazione nascerà dopo le elezioni. Con buona pace dei progetti di riscossa del Centrodestra.